Il linguaggio segreto dei fiori

Bilitti (15/01/2024) - Voto: 3/5
È un libro che in sostanza tratta due argomenti, i fiori ed il loro significato, che veniva utilizzato sopratutto nel passato per comunicare messaggi segreti non verbali, e quello degli orfani e delle adozioni. La protagonista è una ragazza orfana, che ha sviluppato per difesa un carattere diffidente e schivo, dopo innumerevoli esperienze di affido e tentativi di adozione. Scorrevole, non è di certo un libro di alto valore letterario, ma si fa leggere volentieri fino alla fine. Non ne raccomando l'acquisto, ma potete tranquillamente leggerlo se ve lo trovate casualmente tra le mani.
Silvia (29/07/2020) - Voto: 4/5
Questo libro è stato una piacevole sorpresa. L'ho cominciato senza troppo entusiasmo pensando che fosse il solito romanzetto rosa "fiori, cuore e anore" invece mi sono duvuta ricredere. I personaggi prendono corpo pagina dopo pagina, la storia di per sè è abbastanza semplice, ma semplicità non vuol dire superficialità, In questo libro ho trovato sentimenti, emozioni forti e tenere allo stesso tempo, la lettura è molto piacevole e scorrevole. Lo consiglio.
stilly (11/05/2020) - Voto: 3/5
Una lettura piacevole senza molte pretese. Ho letto romanzi più belli così come ho letto romanzi peggiori. Lo stile di scrittura è molto semplice e lineare. La vicenda affronta temi diversi e, per fortuna, lontani da me. Un libro senza molte pretese.
hele_74 (04/10/2019) - Voto: 2/5
Mamma che odio questo libro! Ho faticato tantissimo nel terminarlo, perché quando inizio un libro, anche se non mi piace devo concluderlo. Tema del libro, la paura di amare della protagonista, con tutto un corollario di esperienze negative di adozioni... Amore per i fiori, tanto che la protagonista diventa una fioraia con una grande capacità di attribuire fiori (con il loro significato) alle persone che le richiedono delle composizioni. Lei, Victoria, non mi ha mai ispirato simpatia, con dall'inizio della lettura.... Andando avanti è diventata insopportabile, negativa, ODIOSA. Motivo principale per cui non vedevo l'ora di terminarlo: con quanto odio ha trattato l'unica persona che poteva salvarla dal suo odio per il mondo: Grant e la figlia che ha da lui... Non capisco il clamore di questo libro... E non so se leggerò più qualcosa a nome Vanessa Diffenbaugh
Mariangela (16/02/2017) - Voto: 4/5
Filo conduttore il linguaggio dei fiori che accompagna il lettore nei salti temporali passato e presente fino al finale. Il libro non è una semplice lettura distensiva ma fa conoscere un argomento che spesso è sconosciuto e aiuta a riflettere. Il tema non è facile: abbandono, affido, adozione, nascita, depressione l'autrice li tratta in modo molto reale da persona che conosce l'argomento. La rabbia della protagonista è molto ben rappresentata e lo svolgersi del romanzo ce la fa conoscere e capire sempre di più e diventare quasi una persona reale. Molto ben delineati anche gli altri personaggi che si incontrano, non ultimo il filo conduttore del linguaggio dei fiori che intriga e alleggerisce. Si può leggere come un romanzo, lettura scorrevole e piacevole o, per chi è interessato ai temi del sociale, come una finestra su un mondo che spesso viene idealizzato e romanzato. Decisamente consigliato