Scritti corsari

Stefano Vaglio Laurin (08/05/2013) - Voto: 5/5
Fra i testi di Pasolini,quello che ho apprezzato maggiormente. Acquistato dopo mille perplessita', penso invece di aver speso bene i miei soldi. Un linguaggio comprensibile a tutti, grazie al fatto che queste sue parole erano destinate a sporcare d'inchiostro(in maniera superlativa) le pagine dei quotidiani e dei periodici committenti ed esigevano quindi uno stile diretto, incisivo, privo di ricamature. Pasolini riesce ad osservare gli eventi dall'alto e i suoi giudizi non sono mai settari. Usando sue parole egli e'" un intellettuale che coordina fatti anche lontani,che ristabilisce la logica la' dove sembra regnare l'arbitrarieta' ,la follia ed il mistero". Lo fa' tradendo un' inclinazione sociologica, avvertendo le contraddizioni del mondo occidentale ed italiano in particolare. Le sue opinioni non hanno radici ideologiche ma sono espressione viva di personalissime convinzioni, esposte comunque mai tendendo la mano al lettore per mendicarne il consenso. Anticlericale della prima ora, comunista critico, laico convinto, Pasolini scrive affrontando temi delicati e situazioni di quotidianita' con egual saggezza e spesso con una buona dose di anticonformismo. Certamente lui fu il Pensiero Libero. Per quanti dei nostri odierni scrivani potremmo dire lo stesso?
Luca Scialò (14/01/2013) - Voto: 3/5
Raccolta di articoli scritti da Pier Paolo Pasolini tra il 1973 e il 1975. L'oggetto del suo scrivere ruota intorno a temi quali: il consumismo visto come nuova forma di dittatura ben più pericolosa e distruttiva del Fascismo; la Democrazia cristiana, partito in continuità con quello fascista; l'aborto; l'omosessualità; la televisione; le polemiche contro il Pci e altri intellettuali di sinistra; il ruolo candido e ormai perduto dei contadini e degli artigiani. Sebbene non manchino articoli chiari, ironici e propositivi, molti sono autentiche invettive polemiche fini a se stesse. Provocazioni. Discorsi non di facile comprensione immediata. Un Pasolini caustico, rancoroso, che si scagliava contro un Paese conservatore e borghese. Comunque un'opera che vale la pena leggere.