Biglietto, signorina

Gianni F. (29/02/2016) - Voto: 4/5
Che bello ritrovare il Vitali prima maniera: ispirato, con personaggi a tutto tondo, che divertono, commuovono, irritano, rimangono impressi nella mente del lettore. Un romanzo avvincente come un giallo, la cui lettura, non vorresti mai sospendere. Spero solo che tutta questa positivita' non sia unicamente dovuta al fatto che si tratta di un vecchio suo racconto, rielaborato ed ampliato
luciano (21/11/2015) - Voto: 3/5
Il racconto è simile a una lunga chiacchierata al bar dello sport o tra un gruppo di comari sull'uscio della porta, tanto per passare il tempo. Divertente è divertente, si legge con il sorriso sulle labbra, anche se a volte, per i miei gusti, è un po' cinico. Non è certamente grande letteratura. Comunque chi vuol trascorrere qualche ora senza impegnarsi è senz'altro la lettura giusta. Non merita il voto minimo ma neppure quello massimo.
susy (14/09/2015) - Voto: 1/5
Ma dove è finito il Vitali dei primi libri? Quello lo adoravo, mi bevevo ogni libro tutto d'un fiato. Adesso appoggio il bicchiere e non lo svuoto più. A che pro tutta questa volgarità? Parolacce ad ogni riga. Ho lasciato il libro sul tavolo e mia figlia piccola ne ha letto qualche riga e mi ha detto "ma che libri leggi mamma!". Ha ragione! MA che libro sto leggendo!
leonardo de chanaz (04/07/2015) - Voto: 5/5
Ho finito per essere drogato da Andrea Vitali. Dopo uno o due saggi pesanti, Andrea Vitali mi fa fare la ricreazione. Mi diverte il linguaggio, la scelta dei nomi, i personaggi. Poi il libro finisce e mi lascia un sorriso incollato sul viso. Ne prenderò un altro, ma ora torno ai saggi.
Laura (17/03/2015) - Voto: 4/5
Un altro tassello colorato nel mosaico di Andrea Vitali. È come assistere a una serie tv, ma con una sceneggiatura scritta molto meglio, con più fantasia e scioltezza. Mi piace il ritmo placido ma costante con cui l'autore arriva alla fine dando a tutti ciò che si meritano.