Non ditelo allo scrittore

BB (22/02/2021) - Voto: 5/5
Vani sarca è un personaggio a cui non ci si può non affezionare. Una lettura leggera ma estremamente piacevole. Ovviamente vanno letti in ordine di pubblicazione.
Perla (31/01/2021) - Voto: 4/5
Bello, avvincente, originale e ironico (che strappa sempre un sorriso) come gli altri. Penso che Vani (e quindi Alice Basso che l'ha creata) sia un genio.
GIUSEPPE (06/09/2020) - Voto: 3/5
Il terzo capitolo della saga che vede come protagonista Vani Sarca non ha deluso neanche questa volta. L'ironia con cui vengono descritti i personaggi, la trama che unisce il giallo alle situazioni improbabili in cui si trova l'autrice rendono il libro scorrevole e di facile lettura. Nella media perché l'autrice sembra aver scritto il libro più che con il freno a mano tirato con il piede sull'acceleratore a tavoletta in folle. alcuni passaggi sono banali e superficiali, come quello relativa al codice nel movimento del boss nella stanza con cui dovrebbe comunicare all'esterno i propri messaggi;
Lorena (14/05/2020) - Voto: 5/5
Un acquisto fatto quasi totalmente alla cieca, non conoscevo l'autrice, ma il titolo e la sinossi mi avevano incuriosita. È stato amore sin dalle prime pagine! Nonostante sia il terzo di una pentalogia, il fatto che abbia iniziato da questo capitolo non ha influito sulla comprensione della storia, che è coinvolgente, divertente per lo più, ma con chiavi di riflessione serie e profonde. Sono presenti anche un sacco di citazioni e riferimenti ad altre opere, che incrementano la complicità con il lettore capace di afferrare tali collegamenti. Infine Vani (la protagonista) è una vera bomba, io la adoro! Un personaggio costruito davvero bene, che nel corso dei 5 libri vediamo evolvere: è una ghostwriter darkettona amante dei libri, sarcastica, un pó misantropa, la cui alimentazione racchiude fondamentalmente birra e patatine al formaggio. Lo consiglio assolutamente, come anche gli altri quattro; i libri sono molto scorrevoli e vedrete che li divorerete!
Nadia (13/05/2020) - Voto: 2/5
Ho divorato e adorato i primi due volumi della serie, in particolare il secondo. Era geniale. Amavo lo stile, l'acume, il saperti trasmettere emozioni senza quasi parlarne. In questo terzo libro purtroppo non ho ritrovato la qualità dei precedenti. La protagonista, che prima era ironica e autocritica, qui è tutta boria, spocchiosa. Spara sentenze su tutti, mettendosi cinque gradini più in alto rispetto agli altri. Vogliono vendercela come una solitaria un po' reietta, poi si scopre che a scuola la adoravano, i compagni pendevano dalle sue labbra, il ragazzo più gettonato le moriva dietro.. Ovunque vada tutti la adorano e se ne innamorano.. mah... Se sei così outsider, così 'fuori posto', come dice lei stessa, non esiste proprio che sei la diva di tutti ovunque vai e tantomeno ai tempi della scuola. Perfino il professore, tra tutti gli alunni di tutte le classi, si turba perché Vani si è lasciata e deve incrociare il suo ex nel corridoio. E imposta la lezione in modo tale da sorreggerla e darle consigli. Ma dai su.