Nome d'arte Doris Brilli. I casi del maresciallo Ernesto Maccadò

Ombretta (30/04/2018) - Voto: 3/5
Niente di nuovo tranne l'argomento trattato e per un libro ambientato nel periodo fascista e letti tutti i precedenti di Vitali non l'ho trovato granché azzeccato.
Alinghi (08/04/2018) - Voto: 3/5
Carino, come quasi tutti i libri di Vitali. Molto simile ad altri, basati fondamentalmente su piccoli episodi di vita quotidiana. Rilassante, coinvolgente, scorre leggero. Buon libro, ma ormai troppo simile a tutti gli altri
Johnny (03/04/2018) - Voto: 1/5
La fascetta è una presa in giro, "maresciallo più amato dalla letteratura italiana" ma stiamo scherzando???? Estremamente superficiale, lacunoso e puerile. i colloqui fra i vari protagonisti sono criptici e ridicoli. Tra l'altro credo che anche chi ha curato l'editing abbia cannato diverse cose, tanto per cominciare non si capisce come in qualche anno Maccadò passa da fresca nomina di appuntato ad addirittura a quella di maresciallo, saltando a piè pari l'importante , impegnativo e lungo periodo con il grado di brigadiere. Incomincia ad essere un pò interessante dopo 200 pagine ma poi anche il finale è scialbo e insipido. Il peggior romanzo di Vitali che ho letto, e ne ho letto parecchi. Spero sia solo un'incidente di percorso.
Roberto (27/03/2018) - Voto: 5/5
Di Vitali ho letto tutto e mai ho avvertito una delusione. La sua capacità di raccontare le persone ed i fatti, anche quelli che sembrano (ma è mera apparenza) non avere alcun peso per lo sviluppo del racconto, è invidiabile. E quest’ultima opera, sotto questo punto di vista, è un gioiellino. Vitali è un vero talento nello scenario della letteratura.
Flavio (24/03/2018) - Voto: 3/5
Carino ma nulla più. Lontani i tempi di Olive comprese e la Modista. Comunque è sempre gradevole come lettura di svago. Ci vorrebbe un pò più di intrigo e di azione.