La stanza della tessitrice

Veronica (04/07/2023) - Voto: 5/5
Intenso e stupendo come tutte le storie raccontate da quest'autrice!
Silvia (24/07/2022) - Voto: 3/5
Altro libro di Cristina Caboni dove i fili del passato e del presente si intrecciano. Dove gli abiti sono pieni di significati misteriosi. Dove i destini di due donne si incontrano per far volare i sogni, senza paura. Non mi ha emozionata come altri di Cristina, e in particolare La casa degli specchi, ma mi ha comunque tenuta incollata alla storia.
Cri (13/11/2021) - Voto: 5/5
Caterina ascolta attentamente tutto quello che Rosa le dice e le insegna. Sopratutto da quando ha scoperto la sua passione per il telaio di Rosa, ma quest'ultima non è la sua vera madre e Caterina lo sa. Camilla ha lasciato la casa dove è cresciuta e la sua Mamy perché in fondo al cuore si sente un'estranea che si è intrufolata in una famiglia che non è la sua. Nonostante tutto, è riuscita a trovare lavoro a Bellagio, sul lago di Como, non molto distante da Milano e dalla sua vecchia vita. Quando Daniela, sua "cugina", la chiama nel cuore della notte perché Mamy è stata male e richiede la sua presenza, Camilla non riesce a negarsi perché nulla di quello che potrebbe fare potrebbe ripagare quello che Mamy ha fatto per lei: darle una famiglia quando ha perso la sua. Solo che tornare per Camilla non è facile sia per Daniela sia per Marco... Camilla pensa di trattenersi finché Mamy non starà meglio. Quello che non sa è che Mamy le svela un segreto e le fa una richiesta: ritrovare sua sorella. È strabiliante, per me, come l'autrice riesca a creare una storia e una storia dentro la storia. La vita di due donne si ritrova intrecciata indissolubilmente: Caterina e Camilla. Due donne forti, indipendenti e sopratutto due donne che sanno amare. E il filo conduttore questa volta è il tessuto, la magia del creare un abito, di usare un telaio... è la magia di un vestito che trasforma chi lo indossa. Per tutta la storia, la malinconia procede di pari passo, a tratti più intensa e in alcuni punti quasi scompare ma non del tutto per poi tornare più forte. Sicuramente una figura che ho apprezzato è quella di Marco, a cui però non viene dato alcun ruolo di spicco ma rimane quasi sulla linea di confine, come spettatore apparente della vita di Camille, di Daniela e di Mamy. Non si capisce bene come faccia a conoscerle o almeno io non sono riuscita a capirlo. Lo consiglio!
Silvy (03/07/2021) - Voto: 2/5
Un libro molto leggero, adatto ad una lettura sotto l'ombrellone. Storiella rosa senza pretese, con lieto fine assicurato.
Odina (15/05/2020) - Voto: 4/5
Come nell'altro libro di Cristina Carboni "La casa degli specchi", anche in questo racconto il passato e il presente si confrontano costantemente per dar vita alle pagine de "La stanza della tessitrice". Anche qui sono le storie familiari a rendere vivo il romanzo. Pur non essendo un capolavoro, mi è piaciuto davvero.