Mistero buffo. Ediz. integrale

Matt (22/12/2020) - Voto: 4/5
Le giullarate "scritte" sono più noiose, ma il valore storico - culturale del libro è indiscutibile. Da leggere.
giusi (16/05/2020) - Voto: 5/5
Ho letto finalmente questo testo, moltissimi anni dopo averlo visto rappresentare sulla scena. Allora, piuttosto giovane, avevo apprezzato la bravura degli attori, Fo e Rame, ma non avevo compreso la portata culturale fortissima dell’opera. Ho ritrovato un testo notevole, divertente, castigatore, dissacrante e irriverente ma mai volgare o blasfemo, come mi era sembrato allora! Una opera d’arte di valore letterario indiscusso. L’uso, addirittura esacerbato, del monologo con cui si sviluppano molti intreccio, l’uso di questa lingua creata ad hoc, il “gramelot”, sono gli strumenti principali con cui Fo riesce a rappresentare la sofferenza degli oppressi sotto lo strapotere dei potenti. L’autore dichiara la sua lunga e meticolosa indagine storica sulla letteratura popolare dell’antichità e soprattutto del medioevo; molto quindi deriva da questi studi e molto nasce anche dalla sua fantasia e genialità. Le situazioni rappresentate nelle pièce sono ambientate in un tempo storico antico ma il messaggio che passa è valido anche adesso. Certamente veder recitata quest’opera sarebbe importante. La bravura dei due artisti anche attraverso la mimica facciale e gestuale, esalta al massimo il testo e il suo valore
Sandro G. '74 (11/10/2019) - Voto: 5/5
Il più grande e sopraffino giullare italiano della seconda metà del '900, artista geniale, di quelli così rari che mentre guardi i suoi spettacoli, ridi e pensi. Basti pensare ai suoi deliziosi grammelot, anche quelli con accento francese o inglese, semplicemente irresistibili. Uno spettacolare linguaggio corporeo, il suo viso, maschera poliedrica e metamorfica, esegesi di un'elegantissima sintassi muta che prescinde dal suono della voce. E dire che, quando vinse il Nobel, la destra italiana minimizzò e gridò allo scandalo, in un'apoteosi di pregiudizi faziosi e odiosi che con l'arte non hanno nulla a che fare, chi può negare che Dario Fo sia stato un immenso artista? Il testo è stato curato da quella donna straordinaria che fu Franca Rame, senza di lei, forse, Fo non avrebbe raggiunto tali vette artistiche. Spesso, dietro ad un grande uomo, si nasconde, a volte nell'ombra, una grande donna,