La pietra del rimpianto

MARCO (05/12/2023) - Voto: 3/5
Terzo libro che leggo di questo autore nella mia ricerca di cercare un sostituto di nesbo. Trama bella con personaggi molto caratterizzati in una Islanda che non ti aspetti descritta attraverso i suoi cittadini spesso in situazioni di difficoltà. La trama principale si chiude bene mentre si lasciano aperti altri due filoni di storie che mi hanno lasciato l'amaro in bocca. Forse il fatto di aver letto questo libro in due riprese a distanza di mesi non mi ha coinvolto come avrei voluto.
Charlie (20/09/2023) - Voto: 3/5
Ho letto tutta la serie dei romanzi di Indridason con protagonista l'ispettore Erlendur. Questo è il primo il cui personaggio principale è il poliziotto in pensione Konrad. La differenza forse sta tutta lì. Erlendur è di gran lunga più intrigante di Konrad. La trama di questo romanzo è tipica di quelli di Indridason con richiami al lontanissimo passato per risolvere casi attuali ma manca il trascinatore, quindi si rivela un po' forzata e stancante. Bella, come al solito, l'ambientazione
Massimo (17/09/2023) - Voto: 3/5
Konrad poliziotto in pensione indaga sulla morte di una donna che qualche mese l'aveva cercato per cercare notizie di un figlio frutto di una gravidanza indesiderata e dato clandestinamente in adozione. Sullo sfondo la morte del padre di Konrad avvenuta anni prima per accostamento su cui Konrad continua cercare informazioni. La scrittura è solida, lo stile di Indridarson netto nel riprodurre atmosfere e modi di pensare di Islanda. L'unico dubbio è l'eccesso di coincidenze e sincronismi che aiutano a risolvere il caso. da leggere per gli appassionati di gialli nordici.
Fiorella (07/09/2023) - Voto: 2/5
Leggo che Arnaldur Indridason è un famosissimo autore di thriller islandese. È il primo che leggo e credo anche l'ultimo, il perché lo scrivo di seguito. TRAMA L'ex detective Konráð in pensione si occupa dell'assassinio di Valborg, una anziana signora che tempo prima gli aveva chiesto di ritrovare il figlio dato in adozione che non ha non ha mai conosciuto. Si occupa anche dell'accoltellamento di suo padre, grande imbroglione che raggira e fa soldi con premonizioni. CONSIDERAZIONI Le 330 pagine sono troppe, perché ripetono in continuazione situazioni e congetture. Un romanzo poliziesco deve tenere in sospeso il lettore, ma senza ripetersi. Oltre a questo non c'è coinvolgimento emotivo: è glaciale come il luogo in cui si svolge. 🌸