Un segreto non è per sempre

daniela (03/06/2012) - Voto: 4/5
Finalmente un'autrice italiana che ironizza sui suoi personaggi e ne mette in risalto non solo i pregi, ma soprattutto le debolezze che tutti noi "comuni mortali" abbiamo! Basta con i protagonisti infallibili, sempre vincenti e che non sanno ridere di loro stessi! La trama, poi, è più articolata del primo romanzo e lascia intuire il miglioramento di un'autrice in divenire, brava!
paolettapink81 (02/06/2012) - Voto: 5/5
e brava alessia gazzola che ha sfornato un altro bel libro! Finalmente abbiamo una scrittrice in Italia che scrive di indagini,autopsie ma mixato con una buona dose di humour, amore e mistero. mi piace
Giorgia (31/05/2012) - Voto: 5/5
Sono completamente ENTUSIASTA, TRAVOLTA e INNAMORATA di ALICE ALLEVI! Come farò ora che il libro è finito? Era già diventata la mia migliore amica...il primo libro della Gazzola mi aveva convinta completamente, ma questo supera l'opera prima e mette le basi per una lunga serie di indagini della dottoressa allevi che è un incrocio tra i personaggi di Kinsella e quelli di Tess Gerritsen, troppo divertente ma allo stesso tempo avvincente. Uno spettacolo: voto 100/5
NADIA3 (29/05/2012) - Voto: 4/5
Libro all'altezza delle aspettative,l'autrice resta fedele al suo stile, le vicende sono abbastanza verosimili e i personaggi ben delineati.Il finale resta aperto quindi suppongo che ci sarà un seguito e resto qui ad aspettarlo con piacere!
Eleonora (22/05/2012) - Voto: 4/5
Mi era già piaciuto molto il precedente L'Allieva, nonostante alcuni difettucci. Sono felice di notare che queste pecche sono quasi completamente sparite: la protagonista, Alice, è più realistica, smette di combinare quella marea di pasticci e sciocchezze che a volte sembravano decisamente forzati per suscitare la risata; il giallo occupa una parte maggiore del libro; il prezzo del libro è sceso (solo di un euro, ma 18,60 euro per un'esordiente non era esattamente un incentivo a comprare). Per rispondere al sondaggio lanciato da Elena... se devo proprio scegliere direi Arthur, ma in realtà non mi piace granchè nessuno dei due personaggi maschili: Arthur mi affascina, ma odio il suo mostruoso egoismo. Claudio, invece, lo odio proprio tutto: oltre che egoista, è maschilista ed egocentrico, irrispettoso dei sentimenti altrui.