Fiore di roccia

Valentina (18/12/2023) - Voto: 5/5
MI sono ritrovata nella Carnia d'inizio secolo scorso. Mi e' piaciuto molto, ben scritto e reale.
Domenico (14/09/2023) - Voto: 5/5
Ho ricevuto in regalo il libro da mia moglie perchè appassionato si storia del 900 e devo dire che,pur diffidando spesso dei "romanzi storici" ho apprezzato tantissimo il lavoro di Ilaria Tuti autrice che non conoscevo. Sapevo del ruolo svolto dalle portatrici carniche a sostegno delle truppe alpine sul fronte dell' Isonzo che, per 1 lira e 50 centesimi a viaggio, sostennero per 2 anni i soldati in prima linea trasportando a spalla con le gerle ,rifornimenti, munizioni, viveri corrispondena, tornando a valle con biancheria sporca, feriti, a volte salme. Tutto ciò che ruota attorno alla protagonista Agata Primus è confinato in un mondo piccolo che va dal villaggio di Timau alla prima linea. Ogni azione di queste donne è dettata dal dovere, dal senso materno, dal coraggio,dalla forza, dalla resseganzione che si distingue dallo sconforto e dall'apatia. Le donne reagiscono come sanno fare conquistando la stima e il rispetto dI tutti i soldati.La scrittura è di buon livello, scorrevole e intrigante i personaggi, caratterizzati benissimo, trasmettono emozioni. Non manca un pizzico di linguaggio retorico che in questo caso è "giusto" ed un lieto fine che definirei necessario. Ottimo lavoro, Gran libro!
Manu (24/08/2023) - Voto: 5/5
A mio avviso, il libro migliore di Ilaria Tuti. Lo stile non delude mai: si legge davvero in maniera scorrevole e molto piacevole. La storia è fantastica e l'idea di raccontare un pezzo della nostra storia e della storia delle donne attraverso un romanzo è secondo me vincente. Assolutamente da leggere
Sofia (12/08/2023) - Voto: 5/5
Davvero emozionante
Luciana14997 (09/08/2023) - Voto: 5/5
L'ho trovato davvero splendido e commovente, in un'ambientazione ancor più drammatica se si pensa che sono fatti realmente accaduti e di cui pochi sono a conoscenza perché pochissimo se ne parla nei libri di storia, forse perché le protagoniste sono in maggioranza donne.... e più si andrà avanti più anche gli ultimi eroi di quel tempo smetteranno di parlare e si perderà il ricordo. Grazie allora ai volontari che con i musei portano avanti le gesta di queste Portatrici che tanto hanno contribuito con ia loro fatica alle imprese della Grande Guerra. Purtroppo le guerre, con la loro inutilità e la loro strage di ragazzi e ragazze nulla hanno insegnato ai nostri giorni, solo che i capi, con i loro ordini assurdi erano ben protetti e mandavano a morire i giovani e chi obbiettava veniva subito ucciso. Tutto questo mi ha colpito molto nel libro .... ognuno si è difeso come ha potuto da questa violenza! Ben vengano bellissime storie come queste per non dimenticare!