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Luce della notte
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Jen
(09/07/2021) -
Voto: 5/5
Veramente un libro bellissimo da leggere in qualsiasi stagione e io lo consiglio a tutti i lettori.
Karim
(08/07/2021) -
Voto: 5/5
Diversamente dagli altri, questo libro di Tuti non l'ho letto come un romanzo, bensì come una cronaca di una vicenda realmente accaduta. Di certo ne sono successe tantissime di storie simili, altrettanto crudeli. Per non dimenticarle. Dalle pagine traspare anche il bisogno, l'urgenza di scrivere per fermare un ricordo doloroso.
Katia
(08/07/2021) -
Voto: 4/5
Senza dubbio il personaggio di Teresa Battaglia è originale e delineato con grande profondità . La trama è interessante e il tema del traffico di esseri ani legato all'immigrazione è trattato con misura e sensibilità . Non mi è piaciuta la parte finale un po' troppo melensa. Ma il tema della maternità evidentemente tocca corde profonde non solo nella protagonista ma evidentemente anche nella scrittrice.
Jessica
(08/07/2021) -
Voto: 5/5
Incuriosisce il lettore e più che sul giallo muove interamente sul sentimento e l’emozione. Se da un lato il mistero ruota attorno alla scomparsa di un bambino e a un passato radicato tra il 1995 e il 1996, tra guerre, anime alla ricerca di salvezza e disperate vie di fuga diventate forme di schiavitù senza spiraglio per il futuro, dall’altro è l’empatia quel che maggiormente trattiene e avvince. Se da un lato il lettore desidera scoprire dell’arcano, dall’altro è affascinato dal quanto scopre su Teresa e Marini, protagonisti indiscussi e su quel passato altrettanto celato che li riguarda. Un po’ debole e tirato via il finale che richiede ed esaudisce le preghiere di un lieto fine. Una lettura piacevole, che dimostra una crescita stilistica dell’autrice, che non mancherà di conquistare il cuore dei lettori che già amano il personaggio della Battaglia e che si dimostra essere un perfetto romanzo con il quale staccare qualche ora in modo lieto.
Jessica
(08/07/2021) -
Voto: 5/5
In “Luce della notte” il sogno e la realtà s’incontrano, fino a diventare un tutt’uno e, anche se Teresa dice a Chiara, la bambina di nove anni, che «I sogni non possono fare alcun male. Puoi decidere tu quando smettere di averne paura», non penso che lo creda per davvero. Il suo è solo un modo per rassicurarla e per esorcizzarli. Sì, perché i sogni, quando sono incubi, finiscono di fare male solo quando sei capace di vincere la realtà che hanno dentro. Insomma, che “Luce della notte” sia una gran bella lettura non si discute.
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