Santiago 617 km. Diario di un viaggio

massimo cortese (17/06/2018) - Voto: 5/5
Se, a prima vista, la struttura stessa di un diario porterebbe a pensare ad uno scritto dall’esile trama, il debutto letterario di Valentina Cottini è decisamente convincente. La scrittura è originale: lo spazio temporale nel quale viene snocciolata la storia, pur superando di poco la ventina di giorni, fin dalle prime battute cattura e coinvolge il lettore, nei confronti del quale la scrittrice riesce a ritagliarsi uno spazio tutto suo. Questo spazio racchiude molte sensazioni che si provano nel fare un viaggio, a cominciare dalla fatica fisica con cui si è deciso di affrontare, con una certa incoscienza tipica dei vent’anni, un pellegrinaggio che, trattandosi di Santiago di Compostela, è il pellegrinaggio per antonomasia. L’idea sfida originaria del viaggio, perché questo libro è tutta una sfida, è curiosa: la scrittrice aveva deciso di regalare al fratello un viaggio in Russia per il compimento dei suoi diciotto anni, ma, tenuto conto che un tale itinerario le sarebbe costato una fortuna, avrebbe deciso di ripiegare su una meta un po’ più alla sua portata, che in realtà si è rivelato l’ingresso nell’Età adulta. Perché la Valentina che inizia questo percorso, sempre timorosa di non riuscire a concludere quanto si era prefissato, è diversa dalla Valentina che giunge al traguardo, ormai consapevole delle sue forze, e non solo fisiche. Ancora una volta il Pellegrinaggio al Santuario di Santiago di Compostela ha fatto il miracolo. Da leggere senz’altro