Quello che non uccide. Millennium. Vol. 4

Slo (03/04/2021) - Voto: 2/5
Sicuramente un'eredità pesante, elaborata con stile e dedizione, ma che non restituisce i ritmi e le emozioni dei primi 3 libri.
Marco (29/06/2020) - Voto: 4/5
Sequel adeguato della trilogia millenium che divorai in pochissimo tempo, non è larsson ma ci sta, non ero sicuro di voler continuare ma la lettura è sempre godibile con tutti gli ingredienti al posto giusto
Annalisa (15/05/2020) - Voto: 5/5
Ho adorato la trilogia 'Millennium' di Stieg Larsson (in Italia conosciuta come 'Uomini che odiano le donne') ed ero un po' titubante nel leggere questo nuovo capitolo scritto da Lagercrantz che ha coraggiosamente raccolto l'eredità del defunto Larsson. Devo dire che non sono rimasta delusa. Lagercrantz è rimasto fedele allo stile di Larsson, i personaggi hanno mantenuto le loro peculiarità che tanto mi hanno intrigato. La trama è complessa come sempre, parte lenta e poi ti avviluppa e non ti molla più fino all'ultima pagina. Le ambientazioni svedesi diventano parte integrante della storia. Leggerò sicuramente anche i due successivi episodi già editi dello stesso autore.
lemeravigliedibea (11/05/2020) - Voto: 3/5
Credo che tutti gli estimatori di Larsson, abbiano appreso con stupore e perplessità la notizia che, dopo la prematura scomparsa dello scrittore, la trilogia di Millennium sarebbe proseguita, affidandone la stesura ad una nuova penna. Perplessità accresciute dalla mancanza di tracce lasciate da Larsson, utilizzabili per il proseguimento della saga, anche se era noto il suo intendimento di continuarla. I primi capitoli del libro procedono in modo fiacco e poco accattivante, come procede fiaccamente la vita dell'ormai stanco e svuotato Mikael.  Eliminata nella precedente trilogia il cattivo di turno, "Zala", ora i nostri protagonisti si ritrovano invischiati in una rete, internet, che li travolgerà. Diciamo che il libro è scritto sicuramente molto bene, ma fondamentalmente ha perso la caratteristica dei colpi di scena di cui le opere di Larsson erano zeppe. La trama si sviluppa bene, l’intrigo regge ed incuriosisce il lettore.
Simona (08/03/2019) - Voto: 4/5
La serie Millennium è per me il Game of Thrones dei libri: intensi, coinvolgenti, interessanti e con personaggi profondi, sfaccettati e descritti alla perfezione. I primi 3 libri della saga li ho letti e riletti, poi Stieg Larsson muore all'improvviso ed io resto orfana di qualcosa di meraviglioso (dev'essere la maledizione degli scrittori svedesi che si chiamano Stieg quella di morire improvvisamente). Inizia lento, molto lento, spesso perdo il filo anche perché l'argomento trattato è davvero complicato: autismo ed intelligenza artificiale, matematica, numeri primi e interessi scientifici di Lisbeth Salander che già faticavo a seguire nei primi tre libri. Superate però le difficoltà iniziali, il libro scorre bene ed i colpi di scena non si lasciano attendere. Alcuni passaggi sono un po' forzati, come ad esempio la bellezza incantatrice dell'altro personaggio femminile, un po' difficile da comprendere, mentre alcune storie sono purtroppo semplicemente non trattate (che fine ha fatto Monica Figuerola?). Nonostante questo però il libro è un degno sequel dei primi 3 e, leggendolo, mi sono sentita un pochino meno orfana.