Il canto di Penelope

Cleo (02/12/2022) - Voto: 5/5
Bellissimo
Marina Caracciolo (28/11/2022) - Voto: 4/5
Penelope è ormai morta. Da migliaia di anni. Omero le ha dato lustro: lei è la moglie casta e fedele per eccellenza, il contraltare di Elena. Ma il vate non le ha dato voce, non le ha messo in bocca lunghi discorsi. Lei fa e disfa la famosa tela, attende con fiducia e preghiere agli dèi che il Fato le riporti lo sposo disperso. Qui, però, la donna ha deciso di farsi udire, di narrare gli eventi dalla sua personale prospettiva. Margaret Attwood segue la traccia del grande poema, ma fa sì che l'invenzione fiorisca dove la leggenda tace, costruendo una Penelope un po' diversa dallo stereotipo omerico, La regina di Itaca è sola e totalmente priva di un reale potere: Telemaco è un giovanotto viziato che fa a modo suo e non rispetta l'autorità materna. La nutrice Euriclea è una bisbetica saccente che si crede la sola a saper governare la reggia., e la madre di Odisseo ha con la nuora un pessimo rapporto. A Penelope restano dodici giovani ancelle, che lei usa come spie, perché le riferiscano le intenzioni segrete dei prepotenti Proci. Essi le seducono o le stuprano, senza che lei possa difenderle o vendicarle. Al ritorno di Odisseo - lo scaltro, il doppio, l'ingannatore, la facile preda di dee, maghe e sirene - esse vengono tutte impiccate senza una valida accusa, come se fossero autrici di chissà quali misfatti; messe a morte insieme a quei Proci vili e profittatori, che pretendevano di impadronirsi del regno, della stessa Penelope e di tutti i suoi averi. Uccise per aver subìto oltraggi senza aver chiesto il permesso di subirli al re padrone, lontano mille miglia e quindi impossibilitato a proibire o a consentire che fossero usate come semplici oggetti di piacere. E' il teatro dell'assurdo. Il processo che nei capitoli finali si svolge al nostro tempo è una sorta di farsa: cinica, irridente, amarissima. Le ancelle, rimaste invendicate, divengono infine le unghiate e scarmigliate Erinni che all'insensibile tiranno Odisseo non daranno mai pace per tutta l'eternità.
Fra-L (05/11/2022) - Voto: 5/5
Storia (immaginaria) di Penelope, scritta magistralmente e a dir poco magnetica, a conferma della bravura dell'autrice. Una "versione" veramente intensa.
Lucia A. (14/07/2022) - Voto: 5/5
Un'altra conferma della poliedricità dell' Atwood, romanziera , poetessa, ma soprattutto donna che sa dare la voce alle donne.
Domir (16/03/2022) - Voto: 4/5
Penelope da un'altra prospettiva! intrigante, come tutto ciò che scrive la Atwood.