Sogni e favole

davide b (19/09/2019) - Voto: 4/5
Quanta arte con l’ani In questo scritto... Roma,Metastasio, Tarkovsky, Patten,Rosselli,Garboli.. Alcuni dei loro non li conoscevo, ma Trevi mi ha dato la chiave per entrare nei loro piccoli-grandi mondi.
Valentina (19/09/2019) - Voto: 4/5
Emanuele, appena ventenne lavora in un cineclub a Roma. Una notte entra in sala e trova un uomo solo in lacrime, è Arturo Patten, uno dei più importanti fotografi ritrattisti. Emanuele ed Arturo diventano subito amici. Arturo gli insegna tutto ciò che conosce e gli fa incontrare Cesare Gaboli che affida ad Emanuele la sua missione: quella di indagare su Metastasio e sul sonetto Sogni e favole io fingo. Ecco dunque, che il libro descrive quei momenti e i viaggi che Emanuele intraprende per i suoi studi su Metastasio e sui grandi autori della letteratura moderna- da Puskin a Pessoa fino ad Amelia Rosselli. A metà fra l’autobiografia e il saggio, Emanuele Trevi crea un’opera che mette seriamente in discussione la nostra capacità di esistere davvero.
Federica (17/09/2019) - Voto: 3/5
Un libro strano, consigliatomi da un caro amico e che a tratti mi ha commosso - la storia dell'amicizia con il fotografo Arturo Patten oppure la descrizione della vita di Amalia Rosselli - e fatto scendere un velo di malinconia - nelle parti in cui Trevi racconta la Roma degli anni '80 - ma che non mi ha avvinto del tutto, non mi ha fatto scattare la scintilla della lettura appassionante. Sicuramente un'occasione per riflettere sul tempo e il suo trascorrere, su ciò che è vero ed importante e su ciò che è fugace. Una scoperta sicuramente il sonetto di Metastasio che accompagna il lettore lungo tutta la narrazione.
Valentina (10/08/2019) - Voto: 4/5
Un quasi- romanzo fatto di incontri, passeggiate e riflessioni per capire la differenza fra la vita vera e la vita immaginata. Emanuele Trevi si chiede e ci chiede se esistiamo davvero e la verità è solo una- se le storie inventate suscitano in noi la stessa commozione delle vicende reali, forse di sogni e favole è fatta la vera vita. Consigliato ai sognatori e ai disillusi.
Selene (10/06/2019) - Voto: 5/5
Sono di parte . Lo confesso. Non perché conosca l’autore. Ma perché, fruitrice come tanti del suo scritto, come Atreio ne La storia infinita, in questo libro ci sono io. E mi chiamo Arturo. E mi stropicciavo gli occhi di incredulità ad ogni parola che mi dava voce e mi permetteva, descrivendo anfratti e pieghe, di sentirmi e tastarmi , tutta intera e viva. Arturo, l’infuocata passione per la Bellezza della Vita in ogni sua Forma, quanto più anonima e inconsapevole di se’. Sono Arturo. E con la totalità di cui sono capace, questo è il modo più anonimo che ho trovato per esprimere gratitudine a chi ha dato voce a tutti gli Arturi del mondo. Selene