L' universo matematico. La ricerca della natura ultima della realtà

Tiktaalik (25/04/2016) - Voto: 5/5
Ho conosciuto Tegmark dai documentari su Sky,e mi è sempre stato simpatico.Secondo me in questo libro vi è l'esposizione più chiara che io abbia mai letto sulla fisica quantistica,e consiglio la lettura per chi volesse capire la materia e i quesiti che ancora sono in sospeso e dibattuti dopo cento anni. Il libro è anche un racconto autobiografico,perciò l'autore tiene uno stile discorsivo e piacevole,sembra che si stia rivolgendo direttamente a te. Tegmark è un pitagorico,ritiene che tutta la realtà sia di natura matematica,e ciò lo porta a credere nel multiverso.E' riportato che quando Bryce De Witt disse a Everett che non si sentiva biforcare in versioni parallele, l'altro gli chiese < Hai l'impressione di orbitare intorno al sole a 30 chilometri al secondo? >.Io non so neanche se sia esatto un paragone simile, ma tutto l' argomentare è indimostrato, anzi alla fine l'autore ammette che è possibile che l'uomo non possa mai accedere alla conoscenza definitiva,ma supporla solamente,perchè difficilmente gli universi paralleli potranno scambiarsi informazione. Tegmark dice che se l'assunzione dell'onnivisione è falsa, allora devono esserci cose che per definizione esistono pur essendo inosservabili anche in linea di principio.Devo ammettere che non ho neanche finito di leggere gli ultimi periodi,talmente erano chiacchiere fini a sè stesse,ma nel complesso la lettura l'ho trovata appassionante e voglio premiare il testo con il massimo del voto.
Silvancov (25/04/2015) - Voto: 2/5
Il testo consta di 13 capitoli, i primi 8 dei quali divulgano alcune nozioni e teorie di cosmologia e di fisica. Dalle prime misurazioni della dimensione di terra, luna, sole, a quelle più recenti sulla distanze di stelle e galassie, per poi spaziare sull'espansione dell'universo, sul big bang, sulla radiazione cosmica di fondo, sulla teoria dell'inflazione cosmica, sulla materia e l'energia oscura; seguono alcune basi di fisica quantistica. In questi otto capitoli, l'autore dà per scontata l'esistenza di addirittura tre tipologie di universi "paralleli", giustificando il fatto come conseguenza dalla teoria dell'inflazione e dalla meccanica quantistica. A dire il vero ho trovato un tantino "presuntuosa" tanta sicurezza: solo per citare un esempio, la teoria dell'Inflazione è tuttora ben lungi dall'essere ben definita... ed infatti esistono parecchie teorie dell'Inflazione cosmica. Tuttavia la lettura del testo risulta interessante; indipendentemente dal fatto che tali universi paralleli esistano davvero, pensare all'esistenza di tali "realtà" aiuta a figurarsi un poco meglio alcune teorie della fisica moderna (ad es. il collasso della funzione d'onda). Quello che non mi è piaciuto del libro sono gli ultimi cinque capitoli. L'autore parte dall'assunto che se esiste una realtà al di fuori della nostra mente essa non può essere che matematica. Assunto che manca del tutto di una "dimostrazione" (e che personalmente non condivido: ma questo è decisamente secondario...). Da lì è tutto un susseguirsi di considerazioni che ho trovato molto artificiose, a volte stiracchiate e decisamente troppo "personali"; nel senso che - non essendo scientifiche, ovvero né dimostrabili né confutabili - esse sono niente di più che la visione estetico-filosofica che l'autore ha a proposito del mondo e della realtà. Visione non certo "più autorevole" rispetto a quella che può avere qualsiasi altro abitante del pianeta (o dell'universo... quelli paralleli compresi)