1177 a.C. Il collasso della civiltà

Sergio (16/05/2020) - Voto: 4/5
Prende in argomento un baluardo della storia dell'umanità, la fine dell'età del bronzo con la caduta di molte civiltà e anche di qualche impero. Riporta tutte le ipotesi sull'argomento con una buona documentazione è un'ottima bibliografia sull'argomento. Per chi è appassionato sull'argomento non aggiunge molto ma è un buon saggio aggiornato su chi si butta ad affrontare su un argomento dibattuto da molti decenni dagli accademici.
Anna Lisa (31/10/2018) - Voto: 4/5
Un saggio interessante sull'età del Bronzo nel Mediterraneo, accompagnato da una imponente mole di dati e di bibliografia per ciascuno degli argomenti trattati. Interessante il capitolo sul commercio e l'analisi relativa alle concause che hanno portato alla crisi e al collasso di alcune delle grandi civiltà mediterranee antiche.
Salvatore (10/02/2018) - Voto: 4/5
Il libro che si fa leggere con facilità, offre un quadro delle civiltà del mediterraneo orientale alla fine dell' età del bronzo con altre ipotesi finali sulla loro caduta nel XII secolo rispetto ai popoli del mare, per i quali sembra nn ci siano prove a sufficienza.
Teddy (26/10/2017) - Voto: 4/5
Nella tarda Età del Bronzo esisteva un vero e proprio mondo globalizzato. Gli Assiri e gli Ittiti comunicavano e commerciavano con gli Egizi, e anche Micenei e Minoici erano inclusi in questa realtà, così come i Cananei e tutte le varie città-stato sparse per il Vicino Oriente e il Mediterraneo Orientale. Eppure tutto crollò, restando in vita solo il regno d’Egitto, ma molto più debole di prima. Le cronache egizie ci narrano dei cosiddetti “Popoli del Mare”, che sconfissero appunto nel 1177, ma che restano misteriosi. Forse popolazioni migratorie e aggressive. Eppure non può essere solo questa ‘invasione’ a spiegare la scomparsa di una civiltà globalizzata, con evolutissimi stili di vita ai quali l’umanità non tornerà per almeno mezzo millennio. Come tutti i libri di storia, non c’è una risposta, ma una ridda di ipotesi, le quali solo messe insieme possono fornire una sorta di spiegazione. Città completamente rase al suolo e mai più ripresesi; altre dove la parte distrutta è solo quella dei ricchi e degli edifici pubblici; altre ancora danneggiate da probabili terremoti e mai tornate agli antichi splendori; altre infine semplicemente abbandonate. Davvero interessante.
sandro landonio (26/02/2017) - Voto: 3/5
Non é stata una lettura superlativa. Come tutti i libri onesti che si occupano di archeologia lascia molte domande senza risposte certe, ma il metodo usato con l'analisi in tanti piccoli capitoletti delle singole civiltà e delle singole città distrutte mi ha disorientato e annoiato. Un conto é la complessità delle civiltà che interagiscono fra di loro, un altro é rendere confusa tale complessità. Complimenti per l'imponente apparato di riferimenti e di note, avrei però ritenuto più opportuno delle annotazioni localizzate a pié di pagina, piuttosto che una raccolta a fine testo.