Le armi della luce

Salvo_Save (28/04/2024) - Voto: 3/5
Premetto che Ken Follett è uno dei miei autori preferiti. Detto ciò, ho letto questo libro con forse un po' troppe aspettative. Personaggi che avrebbero potuto essere molto più interessanti e la cui evoluzione mi sarei augurato fosse curata meglio. Cambi repentini di sentimenti che avrebbero richiesto più di un paio di pagine mentre invece le battaglie Napoleoniche abbondano di particolari a tratti noiosi a tratti illegibili: Confesso di aver saltato qualche pagina. La fine del cattivo di turno mi ha lasciato con l amaro in bocca... Anche se potrei accettarla dal punto di vista spirituale e teologico dell'illuminazione divina. Peccato, perché la prima metà del libro prometteva scintille, ma nel complesso non posso dire sia un cattivo libro... Soprattutto dal punto di vista storico. È solo che non puoi aspettarti che una quercia ti dia del legno discreto...
Paola (08/04/2024) - Voto: 5/5
la guerra, la morte, il dolore, l' odio e l' amore , molte sfaccettature di una stessa medaglia, la vita, che ci presenta il conto dopo le nostre azioni o tenta di ricondurci alla serenita' dopo averci drasticamente buttati sugli scogli..personaggi che devono affrontare mille e una peripezia..ineguagliabile romanzo di Ken Follett
Fiorella Palomba (05/04/2024) - Voto: 3/5
Questo romanzo voluminoso (700 pagine), per me è una goduria per la lunghezza, ma non totalmente per il racconto. Mi spiego. Nell'Inghilterra della rivoluzione tessile si svolge la storia di schiavismo degli operai e delle operaie di Kingsbridge che tentano di organizzarsi per tenere testa ai padroni rischiando impiccagione o deportazione. La cosa più interessante è proprio il lavoro e le macchine che si evolvono. Le macchine dalla "spoletta volante" al "telaio Jacquard"; il processo di produzione, dalla cardatura alla tessitura, sono descritti in modo affascinante. Intanto Napoleone conduce la guerra contro l'Inghilterra. Questa parte del romanzo la trovo più noiosa e ripetitiva. Inoltre l'autore non sa che non è l'Inghilterra ad avere il primato del tessile, ma l'Italia del 1400 con Como, Biella, Firenze, etc. "L’industria tessile italiana ha occupato una posizione di supremazia in Europa fin dal tardo Medioevo." (Treccani). Non c'è l'indice: pare essere una assenza ripetuta in molti libri eppure è il timone del racconto. 🌸
giuseppe (04/04/2024) - Voto: 1/5
Ho finito di leggere queste 600 e passa pagine con un pò di fatica. Direi che il Follet de "I pilastri della terra" e dei suoi due successivi, con questo libro ne è lontano mille miglia.Secondo me la decadenza da scrittura è iniziata con "E fu sera e fu mattina", e per il momento è terminata con Le Armi della Luce. Praticamente un racconto di amori più o meno corrisposti, un pò di adulterio, il solito cattivo che ogni tanto fa la sua apparizione, una lunga descrizione della battaglia di Waterloo, che onestamente potevamo farne a meno, e poi, . . . niente di speciale. Forse è ora che Follett si fermi con lo scrivere, e si goda, al sole di qualche isola, i milioni che ha guadagnato. Libri di Follet ne ho molti e tutti belli, ma penso proprio che questo sarà l'ultimo suo libro che compero.
Sarina (07/02/2024) - Voto: 3/5
Premetto che il mio libro preferito in assoluto è i pilastri della terra. Letto e riletto. La saga di kingsbridge però con questo capitolo perde luce...per parafrasare il titolo. Per nulla avvincente. I personaggi...ok gli stereotipi alla fine sono sempre quelli...ma avrebbero potuto sbocciare: in realtà non conquistano . Il libro sembra una serie senza fine di fatti ma senza colpi di scena, niente pathos. Non posso dire sia un brutto libro ma...come siamo lontani dal solito ken follett