Non è stagione

Laura (06/12/2022) - Voto: 5/5
Bello
Renzo (22/08/2022) - Voto: 4/5
Non c’è che dire, il vicequestore Rocco Schiavone è proprio bravo, visto che, sia pure a suo modo, riesce a venire a capo ai casi più complicati, come questo che vede il rapimento di una bella ragazza, figlia di un costruttore edile della zona. Aosta è una piccola città, così minuscola rispetto alla sua Roma, ma lì è stato trasferito per punizione e invece dei bearsi dei calori primaverili deve sorbirsi anche una nevicata a maggio. In tutta sincerità uno come lui in una piccola realtà, anche del crimine, è sciupato; c’è da dire però che da quando vi è stato trasferito i cittadini non è che possano dormire sonni tranquilli, visti i numerosi casi delittuosi che proliferano e si moltiplicano a vista d’occhio, ma ripeto, non c’è da aver paura, tanto c’è il vicequestore Rocco Schiavone. Anche questa volta riuscirà a venire a capo dell’indagine, magari procedendo a tentoni, sbagliando anche, ma, come si suol dire, quel che conta è il risultato e questo è senz’altro positivo. Peraltro questo poliziesco è particolarmente dinamico, con una corsa contro il tempo, un colpo di scena dietro l’altro, con indizi che sviano le ricerche e con intuizioni che rimettono in carreggiata. Quando tutto sembra finito e ci manca solo la scritta “e vissero felici e contenti” ecco un fatto imprevedibile: Rocco Schiavone sfugge fortunosamente a un assassino che lo vuole morto. Purtroppo ci sarà qualcuno, innocente, che morirà al suo posto e questo delitto si inserisce in una storia che è presente in altri episodi della serie e rappresenta un altro filone di indagini che probabilmente verrà sviluppato in libri successivi, perché Schiavone quando è toccato così nel vivo diventa una belva.
Enbar77 (11/06/2022) - Voto: 5/5
La triste storia del vice questore Schiavone, comincia a crescere in tutta la sua drammaticità, dove più frequenti sono gli incontri con il passato e più violente le ferite che lascia. La storia, comunque scorre in maniera fluida e lineare, dove trapela anche una buone dose d'ironia che allevia. La bravura di Manzini è fuori discussione.
V (28/12/2021) - Voto: 5/5
il vicequestore Schiavone sempre più avvincente. e la storia continua...
Fiorella Palomba (15/08/2021) - Voto: 4/5
NON È STAGIONE è il terzo romanzo di Manzini che leggo. Meriterebbe il massimo dei voti se, oltre al caso su cui sta indagando il vicequestore Rocco Schiavone, le divagazioni sugli amici e colleghi, le descrizioni ambientali - già molta carne al fuoco - non aggiungesse la vendetta di Enzo Baiocchi per dirne una a caso. Mi chiedo perché essere rigorosi e misurati nella narrazione risulti difficile, eppure basta poco: l’essenzialità. Chi si perde nei rivoli rischia di lasciare scoperti alcuni elementi per esempio Max, il ragazzo di Chiara, perché ha fornito droghe ai rapinatori? Il finale poi veramente senza senso con questo ritornello-dialogo con Marina la moglie morta non c’entra proprio niente.🌸