Negli occhi di chi guarda

paolo (19/01/2024) - Voto: 5/5
Brava Cara, ho cercato in rete qualcuno che avesse avuto la stessa agnizione. Malvaldi e in particolare la serie del Barlume -che non abbraccia questo titolo- ricorda l'universo di Wodehouse, i personaggi sopra le righe, fuori dal mondo inteso come contemporaneità, attualità. Crea un universo a se stante che nonostante la forte connotazione territoriale (quasi stucchevole nella trasposizione televisiva) ci lascia personaggi che potrebbero popolare contesti diversi o epoche lontane. Viva Malvaldi, viva Wodehouse!
CARA (09/07/2021) - Voto: 5/5
E bravissimo Marco! Ricorda Wodehouse e Jerome con l'aggiunta della sua, ora casereccia ora raffinata toscanità. Arguto, graffiante con un corretto condimento scientifico, confeziona una storia che merita di essere letta e, a mio modesto avviso, anche riletta!
Elena (15/05/2020) - Voto: 4/5
Un libro veramente gradevole, ambientato in una grande tenuta della mia bellissima Toscana, costellato da personaggi un po' strampalati, ironia toscana e tanti misteri. Non aspettatevi Agatha Christie, ma date una possibilità a questo giallo così particolare e divertente, ne vale assolutamente la pena.
mary (14/01/2020) - Voto: 3/5
preferisco la serie del Bar Lume, però non è male
giorgio g (13/01/2020) - Voto: 4/5
Nel suo tono scanzonato di cui forniamo un bell’esempio: “capace di ispirare una bella poesia persino a Giosuè Carducci” oppure “aveva tentato di berlo continuando a correre, come i professionisti, rischiando così di diventare il primo maratoneta della storia a morire per annegamento”, oppure ancora “scivolavano via come acqua su una lontra”, oppure anche “se non fosse stato un ingegnere, si sarebbe potuta avere l’impressione che stesse pensando”. L’Autore prosegue, sempre con un modo esilarante. Due sole note negative: per l’eccessivo numero di personaggi si rischia di perdere il filo e resta senza spiegazione la morte dell’architetto Giorgetti.