I diabolici

newman95 (09/07/2021) - Voto: 5/5
L’atmosfera: torbida e nerissima, con questa nebbia appiccicosa onnipresente capace di rendere plausibili, in modo inquietante, eventi o dialoghi altrimenti inverosimili. Il ritmo: serratissimo (pur con qualche nebbioso rallentamento qua e là, perdonabile). Il personaggio principale: molto interessante. Un uomo abulico, come lo definirà l’energica e razionale amante, praticamente privo di volontà, un debole che quasi nulla conosce di se stesso, capace tuttavia di compiere gesti efferati quando indotto a farlo. È ciò che di più inquietante ho trovato in questa storia. Un bel libro, scritto bene, secondo me, sembra di esserci con il povero Fernand, tutto solo, avvolto dalla nebbia, al buio, nell'attesa di un... fantasma.
Nunzia (10/11/2019) - Voto: 4/5
Vertiginoso!il finale mi ha spiazzata. Gli autori riescono a rendere vittima l'assassino che quasi fa pena nelle sue angosciose paranoie. Un classico della letteratura noir!
Anna (02/10/2019) - Voto: 3/5
Ansia, attesa, panico, allucinazioni, incomprensione, alienazione, personaggi ambigui, umidità costante, una pesante nebbia che preme contro il petto, che non fa respirare e che ti segue anche quando ti rifugi nei bar nella speranza di dissolverla con numerosi cognac... Tutti questi elementi mi hanno fatto apprezzare I diabolici. L’atmosfera, diciamo, è resa alla perfezione. Il fatto che io abbia capito il trucco già nella prima parte è un’altra storia, ed incide pesantemente sull’assegnazione del punteggio in stelline: potevano essere 4, saranno 3. Ed è un peccato, perchè è un piccolo romanzo noir scritto molto bene, ma se io, che normalmente non capisco MAI in anticipo l’epilogo di un noir o di un giallo ( e, se lo capisco, cerco di scacciare il pensiero per godermi la lettura ), dopo una quarantina di pagine avevo già chiaro in mente tutto… Significa che qualcosa non va. Ad ogni modo, una buona lettura per un paio di sere ad alta ( media ) tensione.
manuele (24/09/2019) - Voto: 4/5
Scritto e congegnato molto bene, scorre veloce come un film. Scoprirne il finale non è ciò che tiene agganciati, è qualcosa di più forte, magnetico e i personaggi seducono più della storia e le situazioni ammaliano tanto da non lasciare scampo al lettore, neanche al più malizioso.
AssiduaLettrice (31/07/2019) - Voto: 3/5
Sulla scia de 'La donna che visse due volte' ho iniziato la lettura di questo romanzo che si è rivelato un noir angoscioso e perturbante. Molto diverso dal film che ha ispirato, questo libro delinea la psicologia di un debole uomo che vive tra realtà e fantasia, le sue pulsioni latenti non riescono a materializzarsi e quando lo fanno innescano un meccanismo che lo condurranno gradualmente all’alienazione. Un noir d’antan che in alcune parti della narrazione risente – ahimè - dello scorrere del tempo. I temi come il perturbante, il paranormale e l’indagine psicologica, cari alla coppia Boileau Narcejac sono presenti anche in questo romanzo, breve ma intenso. Consigliato agli appassionati del genere noir anni ’50. Edizione Adelphi come sempre molto curata.