I diabolici

misselisabethbennet (22/12/2014) - Voto: 4/5
... il finale si capisce con largo anticipo ma è impossibile interrompere la lettura finchè non si arriva all'epilogo !
tapparella71 (16/12/2014) - Voto: 5/5
Per gli amanti del genere noir sicuramente un libro da leggere. L'ho trovato molto interessante, vibrante, coinvolgente attraverso le sensazioni che questa lettura è riuscita a trasmettermi.
Loris (19/11/2014) - Voto: 4/5
Forse in virtù di vaghe reminiscenze cinematografiche che sono affiorate in corso di lettura, il finale non è stato così sorprendente, tenuto conto anche degli indizi inseriti nella descrizione dei personaggi. Ad ogni modo, al di là delle rivelazioni dell'epilogo, il romanzo si fa apprezzare per le atmosfere che costruisce e per l'introspezione di cui dà prova nel delineare la figura di Ravinel. La nebbia che avvolge Nantes e Parigi si specchia nel torpore esistenziale del protagonista, da sempre in cerca di una via di fuga dall'ordinario e dalle costrizioni delle relazioni sociali. Il noir sposa felicemente il romanzo psicologico, portando il lettore nella terra di confine tra reale e immaginario, dove la sospensione dell'incredulità offre emozioni e suspense, fino all'ambigua frase finale che lascia spazio a interpretazioni e ri-letture.
Wentworth (17/11/2014) - Voto: 2/5
Sinceramente non ho provato tutta questa ansia (avete mai letto Dieci piccoli indiani?), oltretutto si può intuire alla svelta una possibile soluzione e si rimane sconcertati da fatto che il tizio non venga nemmeno sfiorato dal dubbio. Niente di che, ancora una volta pubblicità e recensioni mi hanno fregato...naggia!
spaggio (24/10/2014) - Voto: 3/5
Un libro capace di tenere alta la suspence quasi fino alla fine, con corde ben tese e vibranti; un bello stile letterario; buona caratterizzazione dei personaggi; ottima la costruzione degli ambienti e delle locations. Un finale un po' "telefonato" che si intuisce con una certo anticipo: ma proprio chiudendo il libro e avendone scoperto il finale, subentra una certa delusione nel ripensare all'assunto iniziale (l'assassinio e la sua gestione successiva) che porta a decostruire quanto letto per scoprirne una forzata illogicità che ne attenua la valutazione complessiva.