Il cacciatore celeste

Daniele (05/07/2021) - Voto: 5/5
Con questo libro Calasso si spinge ad indagare le radici della cultura umana fino alla preistoria, seguendo le tracce sparse in tutte le mitologie del mondo
mantide (12/12/2019) - Voto: 5/5
Non so se ci e' riuscito, ma per lo meno Calasso, in un periodo non prospero per la letteratura, ci ha provato, ed e' gia' qualcosa. E' un saggio? e' un romanzo? e' un opera di antropologia? non ci e' dato saperlo. e tutto questo, e contemporaneamente e' anche altro. La caccia vista in tutte le sue declinazioni, la caccia come attività prima e fondante, la caccia che nell'uomo a differenza di tutti gli altri animali e' diventata subito qualcosa d'altro. Degni di nota i capitoli su Plotino e Platone.
Un Lettore (05/07/2019) - Voto: 1/5
Il libro è, per motivi di volontà dell'autore, pomposo, troppo ridondante circa il mito trattato in prospettiva barocca - argomento oltretutto di propensione istintuale, come la poesia: ha ragione Dario Bellezza (nel momento in cui scrivere in versi richiede uno sforzo non vale più la pena di farlo, non ha nessun senso). Elucubrare artisticamente e fenomenologicamente attorno al mito, penso sia stato più che sufficiente Mircea Eliade. Questo volume prospetta un'ambizione presto neutralizzata da una forzatura e un accanimento troppo evidente nella scrittura sulfurea; troppo tesa; concentrata a dimostrare cosa non si capisce, ed è sin troppo evidente la tensione fra le righe anche se addolcita da una lirica accettabile. Troppa carne al fuoco... sinceramente non apporta nessuna innovazione stravolgente a nessuno dei tanti argomenti trattati. Lascia il tempo che trova. Qualche erudizione lirica ma niente di più. In effetti certi passaggi prospettanti liriche tese verso un volo presto spento dall'accanimento forzato dell'autore si proiettano in una dimensione né terrana né aerea, dunque scialba. Naturalmente non è colpa dell'autore... Leggendolo però non si può fare altro che rivalutare Eliade, F. Jesi, Jung, Petazzoni, Lévi-Strauss, etc. etc. Per tal motivo merita considerazione. Sarebbe stato molto meglio se fosse stato alleggerito, sfoltito di tutte quelle pomposità gratuite, reso naturalmente più scorrevole, più vivo, agile e potente come un'atleta ellenico o un karateka nipponico, anziché tronfio come un culturista anni '80.
Celeste (08/02/2019) - Voto: 4/5
Che bel lavoro!Ricco e denso di storia,quella greca,quella vera,quella dove le stelle non erano confuse coi pianeti.Consigliato a chi ha voglia di splendore!
Stefano_C (05/12/2018) - Voto: 3/5
Libro impegnativo, per me forse troppo. Offre moltissimi spunti di riflessione ma alla fine non porta da nessuna parte. Ci ho provato, sono riuscito ad arrivare fino in fondo, ma non ne è valsa la pena...