Il dio del massacro

Massimiliano (21/12/2022) - Voto: 5/5
Capolavoro di cinismo, di vivisezione borghese, di svelamento delle ipocrisie dei benpensanti. Ho goduto ogni singola pagina. Da qui ho iniziato ad amare Yasmina Reza, che scrittrice!
Pignetta (02/11/2022) - Voto: 5/5
Il testo ci racconta con cinismo e crudezza una società moderna basata sull'ipocrisia, la falsità ed un falso perbenismo
Luigi S. (22/10/2022) - Voto: 5/5
Una randellata data da un ragazzino a un suo coetaneo, che perde due denti, mette in moto l'incontro e il dialogo civile tra i loro genitori che si ritrovano a casa dell'offeso per discutere sull'accaduto. Livello essoterico di questa breve commedia di Yasmina Reza da cui è stato tratto il film "Carnage" di Polanski: si parte animati da buone intenzioni, poi la situazione degenera; livello esoterico: il SuperIO identificato con le buone maniere della nostra società maschera nei limiti del possibile l'atavica belluinità insita nell'animo umano che, a mo' di un predatore nascosto, alla prima occasione buona si manifesta in tutto il suo tragico splendore; essa occasione potrebbe essere un bicchiere di troppo, un commento troppo salace, la perdita di un oggetto cui si è legati, l'orgoglio ferito. Nel corso del serrato dialogo l'autrice ci rivela i caratteri dei quattro protagonisti: prima quelli delle coppie, poi dei singoli componenti, quindi li interscambia e li intreccia tra loro a formare coppie eterogenee a seconda dell'argomento trattato e della posizione presa: abbiamo così maschi contro femmine, idealisti contro nichilisti, felici contro infelici e ci si rende conto che "il massacro" riguarda tutti. L'autrice poi alza il tiro spostando l'apatica indifferenza per il sociale mostrata dai protagonisti dal livello particolare del bambino pestato, a quello universale per le persone più deboli o in difficoltà: in effetti l'autrice sembra volerci dire che nella maggior parte dei casi si è attenti al prossimo solo per etichetta, perché ce lo impongono le buone maniere, per superbia, o ancora per un tornaconto personale in termini di immagine ma mai per interessamento reale. "Sepolcri imbiancati" è un'espressione che offre una buona sinossi di questa commedia.
Massimo (25/04/2022) - Voto: 4/5
due coppie si ritrovano per "risolvere" un piccolo incidente; il figlio di una delle coppie al parco con un bastone ha rotto due denti al figlio dell'altra coppia; sembra tutto risolto, ma da un piccolo inciampo nel dialogo ha origine una deriva che non solo vede le due coppie contrapposte, ma che mette a nudo i singoli protagonisti sia nella relazione con gli altri che con il proprio coniuge. Una violenta e asettica analisi del dolore e della malvagità nascosti nelle convenzioni sociali.
fede (07/07/2021) - Voto: 5/5
Semplice, coeso, lineare... trama che va delineandosi poco a poco lasciando vari spunti di riflessione.