Canale Mussolini. Parte prima

Gian Luca Rombai (14/10/2011) - Voto: 5/5
Che bello! Fa un pò "Forrest Gump" narrare la storia di un paese visto attraverso le vicende di persone comuni. A parte gli scherzi è una vera storia epica: la vita dei contadini dell'Italia pre-industriale, che io avevo sentito narrare solo da alcun parenti ed amici (tra tutti il fatto di fermarsi durante il lavoro nei campi per partorire, come effettivamente fece la nonna materna della mia compagna), la miseria, i moti socialisti, l'avvento del Fascismo, l'emigrazione forzata nelle paludi bonificate, le guerre di colonizzazione e la seconda Guerra Mondiale, l'attivismo sessuale delle ragazze del tempo e gli "scontri etnici" tra laziali e cispadani raccontate senza ipocrisie e come se narrasse un anziano davanti al camino. Un vero capolavoro che ho regalato a mia suocera, a mia sorella e al mio migliore amico (che hanno apprezzato).
Zotik (31/07/2011) - Voto: 4/5
Una saga familiare che copre la prima metà del ventesimo secolo, in una forma che imita il racconto orale di un anziano parente, come quelli che molti di noi hanno conosciuto. Storia, terra, famiglia, fatica, guerra, politica e osteria, tra la Pianura Padana e l'Agro Pontino. Divertono, ma si leggono con stupore e sospetto, gli allegri quadretti che ritraggono Mussolini e i suoi gerarchi in modo troppo bonario. La cosa si inquadra in modo perfettamente realistico con il carattere del narratore, ma la scelta di fare del Duce addirittura un vecchio amico di famiglia forse è esagerata anche per i nostri tempi. Qualche distinguo in più avrebbe tranquillizzato il lettore, ma bisogna ammettere che, nella profusione di epopee partigiane che popolano la nostra letteratura, quel che mancava era proprio un'epopea nostalgica.
Roberto (27/07/2011) - Voto: 4/5
L'impatto iniziale non è stato dei migliori ma la forza di questo libro è proprio il fatto di essere un pò inconsueto. Scorrevole,curatissimo il contesto storico,simpatici i personaggi. Le note negative sono le frasi in prima persona : "come dice scusi ?" ed ,a volte, un pò ripetitivo . Da Leggere e da consigliare .
Franco (04/07/2011) - Voto: 5/5
La storia tratta principalmente dell'esodo di morti di fame dalle tre Venezie alle paludi bonificate con successo dal regime fascista. Nel libro, attraverso la voce del narratore che racconta la storia a un ascoltatore non identificato ma contemporaneo, vi è la vicenda di una famiglia, che negli anni successivi alla Prima Guerra mondiale diverrà interamente fascista. Una enorme famiglia della bassa veneta che ad un certo punto dovrà emigrare in Agro Pontino. Scorrono le figure della storia, nel libro, anche da vicino. Perfino un giovane Mussolini, ancora socialista rivoluzionario, sarà al desco della famiglia, per una volta, quando sono ancora sono al Nord. Poi c'è l'esodo, lo spaesamento, la colonizzazione dell'Agro Pontino, un nuovo amore per quella terra estranea --una terribile palude malarica trasformata in una sorta di terra promessa-- che però li ha salvati dalla fame. E infine, terribili, le guerre di Mussolini, Africa, Spagna, fino al devastante '44, e i bombardamenti anglo-americani. È un libro in cui si può ridere molto, perché l'autore fa scattare situazioni di irresistibile comicità nelle situazioni più tragiche e parossistiche. È un libro in cui si piange.È un libro in cui è perorata l'ambivalenza dell'essere e del percepire. È un libro dove non si nascondono le colpe, anche atroci e rivoltanti, ma dove non si rinuncia a mostrarne lo scorrere parallelo dei grandi sentimenti della fraternità, dell'eros, della religiosità. È, finita l'ultima pagina, un libro pietoso e che chiede pietà. È un romanzo scritto magistralmente da uno che finge di essere un idiota ma ha il talento dei grandi narratori.
marco (04/07/2011) - Voto: 5/5
Libro di indiscutibile valore! non capisco i denigratori o meglio forse capisco che l'unico motivo per cui possa non piacere questa saga della famiglia Peruzzi può essere l'integralismo politico di alcuni intellettualodi sinistrorsi. Per ciò che mi riguarda introdurrei la lettura di questo libro obbligatoriamente a scuola in sostituzione de "I Promessi Sposi". C'è storia, lettteratura, sentimento, odio, rabbia amore e...suspance. Non ho letto altri libri di pennacchi, ma qualcuno sa dirmi se assomigliano a questo?