La lista nera

giorgio g (18/09/2014) - Voto: 4/5
Forsyth sembra aver perduto lo smalto di un tempo. Questo "La lista nera" ci fa rimpiangere libri come "Il giorno dello sciacallo" (per me il suo migliore) o "Dossier Odessa". Qui c'è uno spreco di tecnologia informatica, che può apprezzare solo uno specialista del settore, di armamenti sofisticatissimi, di strumenti fantascientifici, il tutto per dare la caccia al "Predicatore" un misterioso personaggio televisivo altrettanto informatizzato ma sprovvisto di quelle diavolerie elettroniche che lo porteranno fatalmente a soccombere dinanzi al tenente colonnello Kit Carson ed al profluvio di mezzi scatenatagli contro dalle Forze Armate coalizzate degli Stati Uniti e della Gran Bretagna. Una piccola chicca o meglio un lapsus dell'autore nella frase: "...e diede gas al silenzioso motore elettrico".
Talisie (11/09/2014) - Voto: 4/5
Il libro avvince e convince almeno fino alle ultime pagine, tenendo con il fiato sospeso il lettore che divora capitolo dopo capitolo le avventurosissime vicende del prode Segugio, forse anche perché le circostanze illustrate ricordano attualissime vicende. Purtroppo l'epilogo lascia piuttosto a desiderare per una certa frettolosità; sembra quasi che l'autore, improvvisamente stanco di reggere la complicata struttura del thriller, abbia voglia di chiudere in un modo approssimativo e quasi banale. Insomma, ci aspettavamo di vedere il protagonista con volto maschio illuminato dalla serena consapevolezza di aver salvato gli USA e l'intero Occidente dalle forze del male, su uno sfondo animato dal garrire di metaforiche bandiere, pronto a onorare in altre avventure la tradizione dei marine (epilogo che sarebbe stato senz'altro in sintonia con l'eroe delle precedenti circa 400 pagine) e ce lo ritroviamo sbrigativamente congedato e sulla strada di un impiego, certo rimunerativo, che però qualunque palestrato potrebbe affrontare. In conclusione, leggetevi il romanzo, che è eccellente, ma magari l'epilogo saltatelo.
Luigi A (13/06/2014) - Voto: 3/5
Certo, non è il Forsyth di 20 anni fa, la storia è scontata e manca il guizzo delle ultime tre pagine che caratterizzava i suoi romanzi. Ma alla fine, è un racconto che corre veloce, maniacalmente preciso nei dettagli, non logorroico o 'patriota' come un Clancy; insomma chi ha amato Forsyth se lo leggerà volentieri. Piuttosto quello che è una vergogna è la traduzione in italiano: appena si scende in una minima terminologia tecnica si sfiora il ridicolo (della moto: 'non era una poltroncina girevole'; l'AR10 buca una lamiera di 'stagno' !; i fucili automatici sono diventati 'carabine' ; 'guardò in trance' è tradotto 'guardò in tralice') Insomma Mondatori dovrebbe, sia avere un po' più di cura di un autore importante, sia essere attenta quando si fà pagare il libro 19 euro.
Loresuisse (16/05/2014) - Voto: 5/5
Eccellente. Come sempre impressionante il lavoro di ricerca, e l'approfondimento di ogni dettaglio relativo al lavoro svolto dagli agenti segreti in giro per il mondo. La storia non è come quella di romanzi del passato ancora più coinvolgenti, ma è sempre di livello difficilmente raggiungibile per competenza e per tensione. Personaggi del tutto credibili, tocco di humor, dettagli splendidi, la sensazione di vivere in prima persona quello che accade. Forsyth, un grande, come sempre!
TG (10/05/2014) - Voto: 3/5
Premetto che è il primo romanzo di Forsyth che leggo. Assolutamente dettagliato e gradevole in ogni sua parte tranne il finale. Direi troppo spinto alla fretta.... Leggerò ancora di lui nonostante quest'aspetto.