Il carnefice. Ediz. speciale

Ago (23/05/2012) - Voto: 3/5
Pro: la storia è davvero avvincente, quasi 300 pagine si fanno fuori in una settimana; finale strepitoso, una "valanga" che culmina in una scena in cui... non lo svelo per chi deve ancora leggere il romanzo. Contro: alcune parti sembrano tipiche di un film d'azione alla Bruce Willis, in cui i protagonisti preferiscono rischiare la vita agendo da soli piuttosto che avverite la polizia; assolutamente inverosimile, poi, la scena in cui Drug Machine minaccia il funzionario di banca ed ottiene il prestito richiesto anziché una denuncia... In sintesi, se l'autrice limasse questi eccessi narrativi potrebbe scrivere storie degne di "Io uccido" di Faletti, il miglior (secondo me) thriller italiano degli ultimi anni.
Denis (19/05/2012) - Voto: 1/5
Un thriller deve coinvolgere ed incuriosire, in un crescendo di emozioni. In questo caso queste sensazioni non le ho provate, un pò per lo stile di narrazione, e un po' per la storia raccontata; molto scontata e senza nessun "colpo di scena". Il finale mi è sembrato abbastanza scontato, come se fosse una naturale conseguenza della vicenda. In molti thriller c'è il tentativo da parte dell'autore di depistare il lettore con false piste, mentre in questo caso tutto scorre in modo troppo perfetto e prevedibile.
Vittorio (10/04/2012) - Voto: 2/5
Questo libro ha confermato la mia teoria, le penne maschili sono superiori nella descrizione dei thriller!! Il carnefice delude per la semplicita' della narrativa e per un finale molto banale... Mi aspettavo molto di più!!
EMANUELA BALDO (02/04/2012) - Voto: 2/5
Inverosimile, molto scontato, banale nel finale. Crudo senza essere capace di esserlo, con alcune descrizioni che potevano essere evitate e altre che invece avrebbero dovuto essere approfondite. Ho avuto l'impressione, leggendo, che l'autrice fosse come frenata nello scrivere, come se ci volesse veramente niente per correggere e rendere tutto migliore. Ma quel niente non è venuto. Aspetto il prossimo e per il momento salvo solo il grande senso di amicizia di Drug Machine...
Marco Piras (06/12/2011) - Voto: 3/5
Il voto sarebbe 2,5. Bel libro, ma lo trovato un po' troppo veloce, come se la scrittrice andasse di corsa. Io sono il tipo di lettore che ama le storie che crescono pian piano, quindi non è che l'avere un ritmo così rapido sia una cosa negativa, solo non è nei miei gusti prediletti. Però ben scritto, bella trama, anche se l'andare veloce non approfondisce i personaggi appieno. Consigliato, e per quanto mi riguarda, l'autrice avrà spazio nella mia libreria anche con un eventuale nuovo romanzo, sulla fiducia, perché che sa scrivere è una cosa indubbia.