Auschwitz. Ero il numero 220543

mamardieng (21/08/2013) - Voto: 1/5
Un libro da evitare, in primis per il titolo totalmente ingannevole, il libro infatti tratta principalmente le vicende di guerra nel deserto di questo pseudo-rambo inglese talmente abile ed eroico come soldato da partire caporale e finire soldato semplice per essere stato degradato. Un uomo che si descrive come conquistatore di donne tanto da averne un'intera collezione, poi però confessa che nel medesimo periodo era ancora vergine! Si descrive intelligente, colto e grande studente ma senza titoli di studio. Insomma un eroe solo sulla carta! Anche l'entrata ad auscwitz è una spacconata, infatti si scambierà sì con un prigioniero ebreo ma per 24 ore in tutto, suddivise in 2 notti da 12 ore, il suo gesto eroico è stato quindi dormire con gli ebrei per poi la mattina fuggire a gambe levate e tornare al suo più comodo campo da prigioniero di guerra. L'unica cosa che fa questo vecchietto in cerca di quattrini e gloria è denigrare per tutti i capitoli sul deserto, i poveri soldati italiani, sbeffeggiandoli e deridendoli di continuo. La cosa che più lascia perplesso è la medaglia avuta 70 anni dopo da Gordon Brown proprio per questa farsa delle 2 notti nel campo di concentramento, evidentemente in Inghilterra le medaglie le regalano o sono a corto di eroi veri.
Elena Balasso (28/01/2013) - Voto: 4/5
E' vero che il titolo non è molto adatto al contenuto, ma il libro rimane comunque una testimonianza fedele e reale del campo di sterminio di Auschwitz. E', per quanto mi riguarda, un racconto di forte impatto emotivo nel lettore e induce a riflettere sulle atrocità di cui è stato capace l'uomo in tempo di guerra.
Brunella (26/01/2013) - Voto: 4/5
Ben scritto e molto emozionante. Anche se il protagonista non era un vero prigioniero di Auschwitz, ha potuto però vivere per alcune volte l'esperienza del campo di concentramento effettuando uno scambio tra lui ed un deportato. Il racconto ha dei momenti davvero raccappricianti e, purtroppo come sappiamo, veramente accaduti nei campi di sterminio. Un'ottima lettura.
cesare (15/01/2013) - Voto: 5/5
mi è piaciuto molto, anche tutta la prima parte non ambientata nei campi. Lo consiglio se piace il genere sull'Olocausto
Noemi (23/10/2012) - Voto: 3/5
Mi sono trovata tra le mani, un racconto storico, raccontato come se fossimo dietro uno specchio protettivo. NON voglio sminire la testimonianza di Dennis, trovo che abbia avuto un gran coraggio e un grandissimo spirito di soppravvivenza. Sapere che una persona ha dovuto sopportare una cosa del genere, farebbe rabbrividire chiunque. Però, voglio incominciare a leggere un libro e sapere almeno a grandi linee in cosa mi sto tuffando... Se leggo " Inorridito dai racconti che ascolta, Denis è determinato a scoprire qualcosa in più. Così trova il modo di fare uno scambio di persone: consegna la sua uniforme inglese a un prigioniero di Auschwitz e si fa passare per lui. Uno scambio che significa nuova vita per il prigioniero mentre per Denis segna l'ingresso nell'orrore, ma gli concede anche la possibilità di raccogliere testimonianze su ciò che accade nel lager", io PRETENDO di leggere di una persona coraggiosa che passa il suo tempo al posto del detenuto! Non certo qualche scambio di appena una notte... Non certo quello che ho trovato qui.