9 giorni

cristina (21/09/2018) - Voto: 4/5
Questo libro affronta il tema della scomparsa, quella di un bambino di otto anni, Benedict Finch, e delle indagini svolte per riuscire a ritrovarlo. Ben sparisce in una domenica qualunque, in un bosco di Bristol dove ogni settimana con la madre si reca a far scorazzare il proprio cane. In un attimo di lui si perdono le tracce. Da quel momento comincia la corsa contro il tempo: la polizia da una parte, la famiglia dall'altra. E' difficile per i poliziotti non lasciarsi coinvolgere emotivamente dal caso ed è difficile per la famiglia non accusarsi a vicenda ricercando colpe di negligenza nel comportamento. L'autrice riesce per tutto il libro ad intrecciare le vicende in modo realistico ed attento, dando ad ogni personaggio una caratterizzazione molto dettagliata. Il rapporto tra polizia e famiglia assume un ruolo importantissimo nel dipanarsi della questione e permette al lettore di vivere la scomparsa di Ben da entrambi i punti di vista. Quello che mi ha affascinato di questo libro, più che il mistero in se, è la grande attenzione mostrata verso il risvolto psicologico che la scomparsa di un minore ha sia sulla famiglia sia sugli agenti incaricati delle indagini che convivono costantemente con la consapevolezza che ogni minuto è prezioso e può fare la differenza tra vita e morte.
lucy (15/05/2017) - Voto: 5/5
la trama si dipana partendo lentamente, poi è un crescendo costante che non lascia andare l'attenzione del lettore, fino ad un finale serrato, descritto da diversi punti di vista, da diversi e parimenti importanti protagonisti. Molto bella e profonda la descrizione del rapporto che unisce madre e figlio, e i sottili invisibili fili che li legano loro malgrado a tutto l'ambiente che li circonda, a volte protettivo, altre agghiacciate. Assolutamente consigliato a chi sa anche soffermarsi su risvolti psicologici che in un triller secondo me non hanno un valore secondario rispetto ai meri colpi di scena e all'azione tout court.
Diana (01/12/2016) - Voto: 4/5
Davvero bello questo libro di Gilly Mac Millan! Ti prende e non ti lascia piu' andare... La storia della sparizione di questo bimbo lascia sconvolti... e pian piano la gente si convince sempre piu' che la colpevole sia la madre, che quindi si dispera perche' le sembra che anche per questo motivo le indagini procedano troppo a rilento. Come non immedesimarsi in questa povera madre che si vede costretta a fare investigazioni per conto proprio? Scritto secondo me bene, con i capitoli 'intestati' ad un personaggio diverso, non ti fa capire chi sia il colpevole fino alla fine, e ti fa pian piano dubitare di tutti, ma proprio di tutti...
Silvia (14/06/2016) - Voto: 2/5
personalmente ho trovato il libro piuttosto insignificante...non è brutto perché è scritto molto bene, la pressione dei media verso la madre fa sembrare tutta la storia molto realistica...ma, c'è un ma...non succede NIENTE per tutto il libro...il colpevole non si individua facilmente ma comunque a livello di suspance e colpi di scena siamo a zero...è un peccato perché è un libro che avrebbe potuto avere un buon potenziale ma la mancanza di azione lo penalizza molto nella valutazione finale
Talisie (28/03/2016) - Voto: 3/5
Il merito più evidente è, come rilevato anche da altri, che non si è certi del colpevole per una buona parte del libro. Per il resto ci sono molte pagine inutili in cui si indugia sul passato dei protagonisti che, guarda caso, hanno tutti avuto un'esperienza drammatica se non addirittura tragica nella loro vita, il che, in ogni caso, non giustificherebbe il coinvolgimento eccessivo e personalistico dei due rappresentanti delle forze dell'ordine coinvolti nell'indagine. Apprezzabile la scansione temporale - i 9 giorni appunto- e l'accento sulla disgustosa pressione dei media, più interessati allo scoop che alla ricerca della verità.