Urla nel silenzio

Saverio (04/10/2017) - Voto: 1/5
E' difficile che scriva una recensione molto negativa, ma questo libro secondo me la merita. Personaggi monodimensionali, privi di fascino, dialoghi raccapriccianti con battute e ironia da telefilm poliziesco, scrittura piatta e sciatta, una storia molto banale con un finale talmente a sorpresa da risultare assurdo.
tiziana (21/04/2017) - Voto: 1/5
bella la trama, l'ho praticamente divorato non so però se classificarlo più come giallo che come thriller.
Gabriella (27/01/2017) - Voto: 1/5
Letto a fatica, trama contorta e poco credibile, mancano i collegamenti che portino al finale assurdo della storia E un giallo e il finale deve avere una logica cosa che qui non esiste Trama sfilacciata dall inizio alla fine Traduzione un pochino piatta Non capisco tutte le recensioni positive che mi hanno spinto a comprarlo
Diana (08/01/2017) - Voto: 4/5
E’ il secondo libro che leggo di questa scrittrice (anche se avrebbe dovuto essere cronologicamente il primo): anche in questo caso, una volta accettato il fatto che la detective, Kim, sia quasi una super-donna, non ti riesci piu’ a staccare dal libro e lo leggi finche’ non e’ finito. La storia di queste povere ragazze, uccise senza che nessuno le venisse a ‘reclamare’, e’ molto coinvolgente e, a parte il giallo, fa riflettere. Interessante la parte degli scavi e di come, da piccoli indizi, pressoche’ insignificanti ai piu’, si possano trarre un sacco di informazioni sulle persone quando erano vive. Assolutamente coinvolgente, lo consiglio vivamente!
Antonio (27/12/2016) - Voto: 3/5
Romanzo dalle potenzialità interessanti. Qua e là spunti azzeccati, che però talvolta si perdono nel nulla di fatto. Che fine fa, ad esempio, il detective rivale che si intravede all'inizio? La trama non è per nulla originale (ma quello non è un problema) e purtroppo il tutto è ampiamente prevedibile, tanto che il finale non sorprende nemmeno un po'. Tutto già visto e usato altrove. La protagonista risulta piuttosto odiosa all'inizio, anche se alla fine ci si riesce ad affezionare, ovvero quando mostra tratti di umanità. In definitiva un libro gradevole, che intrattiene senza sconvolgere. Per essere un'opera prima è piuttosto ben fatta, ma auguriamoci una crescita narrativa per i lavori futuri. Va detto che la traduzione italiana è davvero ottima.