Il profumo delle foglie di tè

aledifra (24/07/2017) - Voto: 3/5
Anche se la lettura risulta scorrevole, non mi hanno entusiasmato né la trama né lo stile dell'autrice.
Giada (09/06/2017) - Voto: 4/5
Non conoscevo questa autrice e ammetto di essere stata attirata dal titolo (io che sono amante del tè!) e dalla bellissima copertina; mi aspettavo una storia ‘leggera’, invece, man mano che procedevo nella lettura, la trama si è fatta sempre più appassionante e coinvolgente, fino al finale commovente e inaspettato. Libro intenso, emozionante, con personaggi ben delineati (difficile non empatizzare con la giovane Gwen, ‘vivere’ le sue gioie, paure e dolori, e affezionarsi alla fedele domestica Naveena..) e descrizioni magiche e suggestive, che trasportano il lettore nella Ceylon degli anni ‘20-‘30 e nell’esoticità dei suoi paesaggi, profumi e colori. Assolutamente consigliato!
Maria Cristina Pazzini (20/12/2016) - Voto: 4/5
IL PROFUMO DELLE FOGLIE DI TE’ di Dinah Jefferies Il libro è ambientato negli anni ’20 a Ceylon, allora colonia Inglese oggi Sri Lanka, in cui le grandi piantagioni di tè mostravano il loro volto migliore. Il tempo è scandito da quattro momenti ben definiti che guidano il lettore attraverso la vita della protagonista, in quei luoghi dove si respira l’atmosfera dell’epoca, tra il fruscio delle vesti di seta e l’odore intenso di tè appena colto. Gli ambienti sono eleganti, profumati di fiori e aromi naturali, immersi nelle grandi distese verdi, punteggiate da piccole figure chine a cogliere foglie e germogli odorosi. Invidie e malumori serpeggiano tra la servitù di casa, educata e istruita a vivere con i signori, e quella relegata a vivere negli slum (baracche) e a lavorare duramente nei campi. In questo contesto si muove la storia d’amore tra Gwen e Laurence, storia di grande passione, che ben presto si rivelerà difficile e travagliata. L’equilibrio consolidato da anni nella piantagione viene scosso dall’arrivo della giovane donna che si troverà a fronteggiare situazioni imbarazzanti, in una vecchia casa coloniale, tra porte che si chiudono e sguardi che si rincorrono. L’autrice immerge il lettore nella magica pace di una campagna lontana dal mondo, tra i riflessi del sole di fine giornata, in cui il ritmo incalzante della scrittura, non viene mai abbandonato, stimolando l’attenzione di chi legge con situazioni in continua evoluzione. La storia è appassionante, scritta con dialoghi ben curati e descrizioni di personaggi ben tratteggiati, tanto da rendere reali le diverse sfumature di ognuno di loro. Il finale, particolarmente coinvolgente, rimette in ordine tutti i tasselli seminati lungo il percorso narrativo, creandone una struttura solida ed efficace. Maria Cristina Pazzini
PATRIZIA (20/10/2016) - Voto: 4/5
Un'intensa storia d'amore su cui gravano fantasmi del passato. Mostra un mondo antico e diverso, e racconta come erano difficili i rapporti tra i coloni e i loro padroni, su quanto fosse importante il colore della pelle.
Roberta (02/10/2016) - Voto: 3/5
Molto belle le ambientazioni esotiche delle piantagioni di tè e della tenuta immersa nel verde...un po' più irreale e scontata la trama. Troppe circostanze forzate, segreti e mezze verità nascoste in modo superficiale e vicende abbastanza improbabili! Insomma, niente di indimenticabile... si lascia leggere ma nulla di più.