La ragazza del secolo scorso

gianni (19/03/2023) - Voto: 1/5
Dopo 40 pagine, mi sono arreso all'idea che se un libro è un capolavoro di noia, bisogna volersi bene e metterlo via. Con 200 pagine di meno, forse, sarebbe stato appena leggibile.
@bloggingwithmissb (07/05/2022) - Voto: 3/5
Circa vent’anni fa Rossana Rossanda decide di condividere le memorie della sua vita, in un lungo racconto che ha più il sapore di un diario piuttosto che di un’autobiografia importante. Descrivendoci la sua avventura dalla nascita ma solo sino al 1969 ci comunica quelli che sono stati gli anni fondamentali del suo percorso , peccato per noi lettori non poter proseguire oltre… La sua è stata una vita fondamentalmente tranquilla, in una famiglia benestante, cresciuta con una sorella, tra il Nord Italia e Roma. L’avvicinamento alla politica è stata una chiara conseguenza del primo conflitto mondiale, i giovani chiamati a prendere una posizione e a prendere coscienza di come la storia si stava tragicamente evolvendo. Il dono più grande di questa donna è stato non smettere mai di interrogarsi, sulle sue scelte, sul presente, sul contesto politico, riflessioni che l’hanno portata spesso ad abbandonare strade che aveva calpestato per anni, il partito ad esempio, la direzione del giornale. Manifesto. Rossanda è stata una ragazza spigliata, con un’intelligenza vivace e molto arguta, credo che i 96 anni che ha trascorso su questa terra le abbiano regalato profonde soddisfazioni e grandi verità.
paolo g. (30/03/2022) - Voto: 5/5
È vero che la scrittura della Rossanda, pur essendo per me pregevolissima e coinvolgente, è un po' da "iniziati", ma si tratta di "iniziati" alla storia dell'Italia del dopoguerra, in particolare alla storia dei comunisti italiani, fuori e dentro il partito. Non è vero invece che non dica niente di nuovo, anzi svela parecchio di quelli che erano i rapporti tra i comunisti in quei lunghi e tumultuosi decenni, sia tra i personaggi di primo piano, sia tra quelli persi in discussioni infinite nelle serate dei circoli operai, tra entusiasmi, dubbi e critiche. Non è vero, inoltre, che non vi sia l'autocritica: Rossanda si interroga di continuo sugli errori suoi e dei suoi compagni, ed è un interrogarsi amaro e dolente, senza reticenze. Una lettura fondamentale dunque, per chi voglia capire quel mondo e per poter conoscere un modo di vivere l'impegno politico che ormai è andato completamente perduto.
Shirel Levi (22/09/2020) - Voto: 5/5
Rossana Rossanda è la storia de "Il manifesto " (quotidiano comunista), il più antico giornale italiano dell' estrema sinistra che sia sopravvissuto e che tra alterne vicende, continua a resistere
luigi culmone (27/01/2018) - Voto: 3/5
libro graficamente elegante , scritto anche bene...ma non dice nulla di nuovo e soprattutto non una parola di autocritica su un secolo di sangue ed errori tragici....