Collasso. Come le società scelgono di morire o vivere

oltreden (19/08/2015) - Voto: 2/5
Illegibile. L'autore, nonostante l'argomento interessante, i numerosi dati forniti e le idee proposte, argomenta in maniera noiosa e ripetitiva. Il risultato è un tomo di oltre 500 pagine dove in ogni capitolo si ripete numerose volte lo stesso concetto, stancando il lettore e rendendo illegibile il testo che, con un'opportuna sintesi, poteva essere ridotto a non più di 200 pagine.
Carlo M. (30/06/2013) - Voto: 5/5
Non condivido le critiche di alcuni lettori. E' un volume che richiede un certo impegno, ma è documentato e a tratti pìù appassionante di un giallo. Inoltre è pur sempre un libro di grande divulgazione SCIENTIFICA, non un romanzuccio per propiziarsi il sonno alla sera, prima di dormire!...
stefaniag (07/01/2013) - Voto: 4/5
Interessante, ma tutt'altra cosa rispetto ad armi acciaio e malattie.
Valentina (29/04/2012) - Voto: 4/5
In questo testo l'autore riprende la tesi contenuta in "Armi, acciaio e malattie", sviluppandola e corredandola di numerosi esempi che attraversano le zone più impensate del pianeta e della storia - dall'Isola di Pasqua all'Islanda. Una lettura in cui all'interesse consocitivo dell'evoluzione di alcune civiltà la presa di coscienza di quali sono i possibili esiti di comportamenti irresoponsabili da parte di una popolazione, o di interi stati. Diamond ha anche uno stile fluido che rende scorrevole la lettura.
AG (27/09/2010) - Voto: 3/5
Armi acciaio e malattie l'ho trovato ottimo storicamente, ma ovvio scientificamente. Collasso è di nuovo molto apprezzabile storicamente e molte riflessioni sono sicuramente importanti. E' un po' lungo, ma d'altra parte è un saggio, non un racconto. Il capitolo sul Montana è importantissimo, visto che sono indicati problemi fondamentali comuni a qualsiasi provincia del pianeta. Ho trovato estremamente pedante e lunga la parte sulla Groenlandia. Gli esempi di società sono ovviamente solo alcuni possibili (quelli che l'autore conosce direttamente). Ovviamente c'erano esempi probabilmente migliori (Roma, l'Egitto). I capitoli finali (dove l'autore tira le somme) sono invece molto discutibili, con molte riflessioni condivisibili, ma alcune anche assai dubbie, se non davvero ridicole. Per fortuna almeno non scivola su stupidate alla Rifkin. Inoltre viene incredibilmente citato una sola volta (negativamente!) l'unico vero lavoro scientifico ed esaustivo (il capolavoro "i limiti dello sviluppo"), che affronta la materia in modo molto più organico. Diamond analizza alcune cause, ma tralascia enormi argomenti come l'energia e le materie prime. Molto interessante nel complesso, ma non è certo una trattazione organica, definitiva, esaustiva.