L' ora di lezione. Per un'erotica dell'insegnamento

n.r. (21/09/2022) - Voto: 5/5
Un piccolo libro ma dal grande potenziale. I primi 4 capitoli contengono l'analisi fatta dall'autore riguardo la scuola di ieri e di oggi: le diverse visioni di insegnamento, il ruolo degli insegnanti, l'alleanza educativa, la figura dei genitori e le varie dinamiche che si sono vissute e si vivono nelle istituzioni scolastiche. Al centro di tutto ciò c'è l'idea del sapere come desiderio ed erotizzazione. Alcuni concetti tornano più volte, in maniera ridondante. Per il resto è davvero un'ottimo modo per vedere e ri-vedere il ruolo della scuola e dell'insegnamento; in questo è illuminante. Nel quinto capitolo vi è la storia scolastica di Recalcati: un racconto viscerale, da pelle d'oca e in cui mi sono immedesimata! Apprezzabile il fatto che i sottocapitoli siano brevi. Ho amato la forte sensibilità umana, la chiarezza e la sincerità delle sue parole. Lo consiglio a tutti coloro vivono la Scuola, a chi nutre l'amore per il sapere e a chi ha avuto un Maestro/a che ha cambiato le sorti della sua vita.
Nicole (20/09/2022) - Voto: 5/5
Un libro dolcissimo oltre che molto utile a ogni insegnante. Alla fine mi sono anche commossa!
Paolo (06/07/2021) - Voto: 4/5
Interessante chiave di lettura per un giusto approccio all'insegnamento.
MARIA (06/07/2021) - Voto: 4/5
libro davvero interessante,regalato a mia mamma che fa l'insegnante.Finito in pochi giorni,lettura scorrevole e intuitiva.Concetti espressi in maniera chiara e semplice.Parla della pratica dell'insegnamento e della figura importante dell'insegnante per gli allievi.
Francesco Di Lillo (03/05/2021) - Voto: 5/5
Libro non propriamente Lacaniano. Chissà se il caro buon vecchio Jacques avrebbe sostenuto questa tua opera di commercializzazione del suo pensiero. A mio avviso un po' troppo letteraria e poco tecnica. Beh non tutti possono permettersi di fare un master in psicanalisi a Parigi, no? Ed inoltre la cultura italiana è molto spuria di psicologia figuriamoci di psicanalisi. Quindi la semplificazione ci sta tutto. Infine caro il mio vecchio Massimo ti auguro di vendere più copie possibili.