Senza mai arrivare in cima. Viaggio in Himalaya

marge (15/05/2019) - Voto: 4/5
Ho quasi fatto fatica a leggere le prime pagine, poi mi ha preso, con le sue descrizioni, i suoi silenzi, la descrizione della gente e delle montagne. Assolutamente consigliato.
Gerardo (11/03/2019) - Voto: 5/5
E' stato bello ritrovare la voce di Paolo Cognetti e affrontare tematiche a lui care, come l'amicizia e la perdita della montagna autentica e della cultura dei montanari. Anche altri temi vengono affrontati, alcuni forse in maniera piuttosto sbrigativa, magari potendo lo scrittore si sarebbe dilungato di più. Quello che ne esce è un volumetto curatissimo, con delle illustrazioni particolari e spettacolari che da sola valgono il prezzo, ma che lascia il lettore con una voglia di saperne di più che non viene soddisfatta.
letizia (08/03/2019) - Voto: 4/5
Lo ricomprerei, mi é piaciuto tanto lo consiglio.
Loris (08/03/2019) - Voto: 4/5
Un taccuino di viaggio di norma cattura l’interesse del lettore nel momento in cui descrive paesaggi inusuali o veicola riflessioni universali. Il Nepal (o meglio il Dolpo) in effetti è un’ambientazione ‘esotica’, forse non più incontaminata, ma neppure oggetto di un turismo di massa. Cognetti ne restituisce quadri abbastanza vividi, traccia mappe tra valli e montagne, cattura dettagli di flora e fauna, ma fatica a stabilire una relazione con chi in quei luoghi abita. Il viaggio si colora di motivazioni esistenziali, è l’occasione per fare un primo bilancio dalla fine anagrafica della giovinezza, un modo per rinsaldare amicizie attraverso l’esperienza condivisa. Emerge un’idea ricorrente di circolarità, mutuata dal buddismo: il pellegrinaggio si compie intorno e non verso una meta, lo stesso taccuino è una sorta di riscrittura di quello di Matthiessen, con cui spesso si confronta. Al fondo resta qualcosa di elusivo e solo intuito, visualizzato simbolicamente dalle orme del leopardo delle nevi. Tra le righe si trovano motivi e personaggi che sono stati riversati nella forma romanzo de ‘Le otto montagne’, di cui questo lavoro (debitore del successo di quello) è una sorta di complemento.
ENRICO (07/03/2019) - Voto: 4/5
Bel racconto, ti fa amare la montagna e invidiare chi è riuscito a fare un viaggio in Nepal, paese fantastico. Mi piace lo consiglio.