Veleno. Una storia vera

Xhensila (21/07/2020) - Voto: 5/5
Credo che il fascino di una storia reale sia quello di non riuscire mai a prevedere il finale. Libro da leggere tutto d’un fiato. Da studentessa di Legge ed amante del genere. Molto spesso la memoria può essere influenzata da molti fattori, ma trovo essenziale, se non necessario, ricordare ciò che può essere dimenticato.
francy (21/07/2020) - Voto: 5/5
Ho letto questa inchiesta giornalistica tutta d’un fiato! Si concentra su un fatto di cronaca che assume però risvolti thriller. Non voglio spoilerare nulla, ma è davvero un libro che ti prende, sia per il fatti raccontati che per la bravura dell’autore! Lo consiglio!
Fabrizio Valsecchi (20/07/2020) - Voto: 5/5
Spietato e coinvolgente saggio-inchiesta dal ritmo serrato, impetuoso e travolgente come uno tsunami, “Veleno” di Paolo Trincia subissa a capite ad calcem, con la forza incisiva e incalzante di un io-narrante diretto e tagliente come la lama di un coltello, il lettore scioccato e sgomento nella sconvolgente e lancinante atmosfera di una storia reale drammatica e devastante, quella dei “Diavoli” della Bassa Modenese, che, tra il 1997 e il 1998, scombuiarono l’Italia con la loro cupa vicenda fatta di violenza, abusi e soprusi legati al mondo sommerso della pedofilia e del satanismo. E’ in questo abisso malsano e spaventoso che, come in un horror tenebroso e tramortente, si muove, si sposta e vive infatti, umile e senza la presunzione di aver vita facile, la delicata indagine giornalistica che, dopo l’accidentale ritrovamento di un teschio nei boschi di un paesino tranquillo e sicuro, mira ex professo a far luce sulle non poche ombre lasciate da eventi che hanno visto ben 16 bambini allontanati dalle loro famiglie, accusate di averli forzati, indotti e iniziati a rituali satanici e a stupri nelle case abbandonate culminati quasi ex more con gli efferati omicidi di impotenti coetanei tenuti da tempo sotto scacco e in prigionia. Ma, come in un inquietante e tormentoso quadro di Blake o Fussli, il buio creato ex informata conscientia dal solido castello di crude bugie, d’inesorabile e sadico contagio psicologico, d’abrogante omertà e di traumatizzato oblio in cui sembrano essersi assopiti e smarriti l’uno accanto all’altro Mirandola e Massa e i loro abitanti, raggiunge luoghi inaccessibili alla luce. E quel che resta è la verità scomoda, ostica e immanipolabile. Che, come ci disse Anna Frank, è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta e che, extrema ratio, scintilla come neve al sole anche quando è oscurata, negata e osteggiata magno cum robore, in un silenzio sordo dietro a sorrisi spenti e a coscienze che hanno occhi senza memoria.
Pat Antonini (20/07/2020) - Voto: 5/5
Conosciamo Trincia per intense inchieste, sempre ben condotte, su varie criticità della società; sorgenti assolute di degrado che l'ex iena ha il merito, come nel caso di "Veleno" di saper trattare in maniera appassionata ma anche solida.Ciò che racconta sono verità situate oltre quel velo invisibile che soprattutto noi, popoli occidentali, abbiamo difficoltà a scostare,perchè farlo comporterebbe una riconfigurazione del paradigma calcificato dei nostri pensieri, la cui larga percentuale è composita di menzogne, verità strumentali e istanze manipolative. Il Trincia riesce a tessere un intimo legame tra il dramma del racconto e tutto quel volume di corredazioni scientifiche (Testimonianze, documenti, dichiarazioni di scienziati e psicologi) che ne puntellano con dati la credibilità e aiutano il lettore a costruire un disegno organico. Il grande merito di Veleno è quello di lasciare il fruitore in una fase di post-lettura tesa alla verità, ossia; che i fatti trattati non sono un cupo e terrificante resoconto capillare nell'episodico mondo della cronaca nera, bensì una verità in procedura, una realtà che avviene ora, mentre il sottoscritto scrive questo testo e mentre chi di dovere lo leggerà.Ciò che Veleno descrive è un vettore ormai irrimediabilmente instillato nella nostra società. Il lettore dovrà venire a contatto con la fattiva realtà che esistono forze nel mondo, poteri che abitano finanche le alte sfere dell'economia, della cultura e della politica, la cui opera di ingegneria sociale sta (neanche troppo) lentamente scardinando il settore pedagogico, educazionale e dell'istruzione.Talune forze ricorreranno a tutti i loro infiniti mezzi per portare a compimento il piano, useranno le emergenze sanitarie,le pandemie o della sicurezza generale per disgregare famiglie e nutrire gli abissali appetiti del "mostro sotto al letto", molto spesso sotto al lettino di luoghi come Bibbiano, il Forteto, sottaciuti e nascosti dai media, ma non stavolta, e non da Pablo Trincia.
fra.cappellano (10/07/2020) - Voto: 5/5
Se non fosse un fatto di cronaca, potrebbe essere un racconto "giallo/horror psicologico". Ciò che reale non è stato ha "avvelenato", travolgendo famiglie intere, distruggendo legami, installando dubbi sulla autenticità dei propri ricordi..