Radical choc. Ascesa e caduta dei competenti

Allen W. Beat (11/06/2021) - Voto: 4/5
"Il mondo in cui siamo cresciuti appartiene già a ieri". Con questo pensiero il cerchio finisce e inizia. Come stelle nel cielo già morte e spente da migliaia di anni ma che ancora vediamo luminose. In quale ritardo di esistenza viviamo? Questa è la domanda che emerge in me dopo aver letto Radical Choc. Alcune tesi le conosciamo già per esperienza diretta, almeno credo. La specializzazione e la competenza sono eccessive rispetto al posto occupazionale che richiede il mercato. E allora il surplus umano dove si situerà in una società che non ha la capacità di utilizzare tutte le energie che forma? Qui non si parla di energie ecologiche o tecnologiche (ricerca ideologica di armonia tra passato e futuro) ma dell'energia umana inutilizzata (il fondamento della società). Quanta disoccupazione specializzata gira per le strade del mondo? Quanti inoccupati o occupati in lavori che non riguardano la propria specializzazione o i propri investimenti di studio, scuola, università, incontriamo giornalmente, disperati? I competenti lo sono veramente? Il mercato vuole realmente il meglio per sé e per tutti? E quanto meglio può essere contenuto in un'economia che ci vuole solo consumatori pronti a sacrificare tutto, compreso la democrazia (ultimo baluardo di una libertà oramai solo a basso costo)? Viviamo già in un ieri e non ce ne siamo ancora accorti. Il cerchio si stringe.
MicheleS (06/02/2021) - Voto: 4/5
Disamina puntuale e disincantata di molti dati attuali, e previsioni sul futuro un po' fosche. Rispetto ai lavori precedenti dello stesso autore, è un volume un po' più ripetitivo su alcuni concetti che vengono ribaditi in più punti con minime variazioni; si percepisce la rapidità nella composizione di questo volume, messo a punto nello scorso lockdownd.