Chiara (07/08/2025) - Voto: 5/5

Poesia pura! Saperti tenere incollato al libro e commuoverti senza che succeda nulla di particolare... è arte! Ero dentro il racconto, con i suoi sentimenti, i suoi colori, le personalità, la miseria, la rabbia... Leggetelo!

AF (05/09/2024) - Voto: 5/5

Da leggere assolutamente dopo l'Arminuta! Il personaggio di Adriana resta nel cuore!

Tinama (28/09/2022) - Voto: 4/5

A fine lettura mi sono chiesta che cosa emerge da questo libro che è quello che poi rimane. Una profonda sensibilità umana, la genuinità dei personaggi, i legami che li uniscono. I protagonisti vanno compresi dall'interno del loro essere e del loro agire, non giudicati dall'esterno: sono vivi nella loro veracità. E' una delle peculiarità di questo romanzo, come anche dell'Arminuta, che lo precede nello sviluppo della storia,quindi propria dell'autrice che non delude anche in questa sua produzione.

M.C. (15/09/2022) - Voto: 4/5

Storia coinvolgente, forse non al pari del primo volume ma comunque meritevole di lettura.

Silvia (18/07/2022) - Voto: 3/5

Libro successivo a L’Arminuta, che non ho trovato particolarmente esaltante. Questo invece mi ha coinvolto un po’ di più e mi ha tenuta di più incollata alle pagine anche se dal mio punto di vista manca sempre qualcosa. Ritengo che sia la componente che riesce ad arrivare al cuore e a emozionare. Da profana, penso che molto faccia la scrittura oltre alla storia in sè. La scrittura della Di Pietrantonio è intensa sì, ma solo perché mi ha fatto scorrere velocemente le parole; è fredda, diretta, puramente narrativa, essenziale. Forse è proprio questo il segreto del successo che hanno avuto le opere di Donatella, ma anche questo libro non mi ha coinvolto nei sentimenti, nonostante eventi dolorosi e tragici. Mi piace sempre, come nel precedente libro, come si parla del rapporto tra le due sorelle. A un certo punto della sua vita, la narratrice arriva alla conclusione che “sono stati anni allo sbando per Adriana. […] Non so quando l’ho persa, dove si è incagliata la nostra confidenza. Non rintraccio un momento preciso, l’episodio determinante, un contrasto. Ci siamo solo arrese alla distanza, o forse era quello che in segreto cercavamo: un riposo, scrollarci l’altra di dosso.”