Il passaggio

Lettrice assidua (28/03/2018) - Voto: 5/5
Connelly e Bosh non deludono mai!!!!
Giovanni (18/01/2018) - Voto: 5/5
Stupendo. Punto. Grande Connelly
Nazario (06/08/2017) - Voto: 4/5
C'è un muro, fra la professione di poliziotto e quello di investigatore privato. Attraversarlo, per un ex agente, produce vergogna e discredito. Passare da sbirro che mette in galera gli assassini a investigatore privato che cerca invece di scagionarli, sa di tradimento. La notizia che Harry Bosch, un mito della polizia di Los Angeles, quel muro l'ha attraversato, produce per i suoi ex colleghi delusione e rancore. Sarà questo risentimento il "Leitmotiv" del romanzo. Ma per Harry Bosch l'indigesto "Passaggio" al ruolo di consulente investigatore privato, è mitigato dalla convinzione che il cliente, che il fratellastro avvocato Haller difende, è innocente. E per la coscienza di Bosch, ciò significa che un assassino, un crudele macellaio, è in libertà e va cercato e ingabbiato ad ogni costo. Compito non facile, visto che occorrerà scardinare la prova regina di un dna che collega l'imputato sulla scena del crimine. Thriller di facile lettura, 10 ore possono bastare, ma con poca suspence. A metà libro il lettore ha già chiaro l'intrigo e la trama intraprende la strada dell'intreccio fra il racconto dei buoni e quello dei cattivi. Pur tuttavia, se il gusto di smascherare i colpevoli viene meno, l'interesse del giallo si sposta sul come Bosch riuscirà a mettere in trappola i veri assassini. Godibilissima la sua analisi dei dettagli che invece sfugge ai detective di polizia incaricati dell'indagine. La testardaggine di Bosch nel fiutare le tracce investigative, lo metterà più volte in pericolo, ma nulla lo fermerà nel cercare la verità su un misterioso orologio scomparso. Troverà alla fine la soluzione del caso, ma il prezzo sarà caro: i morti ammazzati cresceranno esponenzialmente da 1 a 2, poi a 4, a 6, a 8...
maurizio (06/07/2017) - Voto: 3/5
Un discreto scritto ma niente di più.....come già evidenziato da qualcuno/a che mi ha preceduto, siamo lontano da < il poeta.....debito di sangue > tanto per citare due titoli "a caso"; ma è altrettanto vero che siamo a livelli ben superiori di certi ultimi scritti di MC come < il respiro del drago >. Voto 3 con mezzo punto in più di stima e fiducia nei confronti di MC che rimane comunque tra i miei preferiti. E aspetto il prossimo.....
Tony Costa (12/05/2017) - Voto: 5/5
IL GIALLO DI AMLETO Dall'accusa alla difesa,dalla difesa all'accusa:il passaggio di BOSCH. Michael Connelly è lontano dai tempi del suo indimenticato "IL POETA",ma è vicino alla stessa tensione narrativa. Abile regista di un gioco di marionette,dove il lettore diventa pupo nelle sue mani,muove le fila delle vicende umane passate e recenti in questo giallo che mi è piaciuto molto. Lui e il fratellastro avvocato sembrano due facce della stessa medaglia di strategia. Testa o Croce?Leggerlo o non leggerlo?Taglio i fili e grido BUONA LA PRIMA! Cinque stelle! Tony Costa