Anto (01/11/2021) - Voto: 4/5

Questo titolo di Bianca Pitzorno raccoglie tre racconti, i quali sono legati tra loro da una tematica comune: il sortilegio. A parte il terzo racconto, in cui è evidente la presenza del buon magico incantesimo, tipico delle favole, negli altri due quelle che sembrano prevalere sono in realtà la superstizione, l'ignoranza e la ricerca a tutti i costi di significati reconditi da attribuire a fatti inspiegabili. A tutto ciò si aggiungono la maldicenza e (perchè no?) un pizzico di cattiveria e il confine tra magico e reale si assottiglia così tanto, da dare ai racconti una dimensione più verosimile. Il primo racconto è il più lungo dei tre ed è quello che ho preferito e che inserisce i protagonisti in un contesto storico ben preciso, incomprensibile per un lettore del XXI secolo. In ogni caso, tutti sono di fatto riusciti a catturarmi, nonostante io non ami molto la forma del racconto breve. Forse perché sono per costruiti per adattarsi alle mie aspettative di lettrice, cioè sono dotati di un inizio, uno svolgimento e una fine chiara, che non lascia alcun senso di insoddisfazione.

Gabriele Della Torre (02/10/2021) - Voto: 3/5

Racconto lungo che non mi ha molto convinto.

Marina Caracciolo (25/08/2021) - Voto: 5/5

L'autrice ci trasporta in luoghi ed epoche lontane, con storie di miseria, di epidemie e di fame, che però sono avvolte da un velo di avventura e di fiaba dall'effetto a dir poco ipnotico. Personaggi ed eventi misteriosi sono al centro di questi tre racconti che si ispirano alquanto alle favole classiche (si veda per esempio nel primo, "La strega", l'ombra evidente di Perrault e dei Fratelli Grimm.), nulla perdendo tuttavia in originalità di invenzione e di scrittura. Non meno affascinante il linguaggio: nobile e semplice ma con un'aura "remota" che trascina il lettore dentro il tempo delle vicende narrate. Un'attrattiva sottile, impalpabile e seducente, spira da queste pagine e le rende fascinose, come se leggessimo un antico manoscritto che fortunosamente è stato ritrovato. Racconti da sfogliare a lume di candela, da rileggere con lo stesso incanto della prima volta e infine da conservare nello scrigno delle cose più belle...

Debora (23/08/2021) - Voto: 1/5

La pitzorno sa raccontare, non ci sono altre parole.che sia una storia moderna o antica, una storia vera o inventata, un racconto articolato o solo una pennellata di storia…Lei la sa raccontare

Silde1958 (14/08/2021) - Voto: 5/5

Tre racconti, il primo sulla follia della caccia alle streghe, molto ben scritto sia per l’empatia che genera nei confronti della protagonista che per il singolare uso della lingua; gli altri due entrambi con un concreto aggancio a cose reali ma con l’atmosfera della fiaba. Piacevolissima lettura