Il conte di Montecristo

Valentino Esposito (14/09/2022) - Voto: 5/5
Se leggi più di mille pagine senza annoiarti mai, provando la continua curiosità di scoprire cosa succederà nella pagina successiva, emozionandoti ad ognuna di queste pagine, allora sì che sei sicuro di essere di fronte ad un vero capolavoro.
Francesca (11/08/2022) - Voto: 3/5
Grande classico , bello (ma non troppo ) . L'intreccio, i personaggi , la storia .... sono sublimi . C'è di tutto , amore , vendetta , invidia , rivalsa , amicizia, potere . Tutto ... tutta l'umanità! Lo stile di scrittura l'ho apprezzato un po'meno . A tratti si perde moltissimo!!! . Alcuni capitoli potevano benissimo non esistere perché non aggiungono , né tolgono nulla alla trama e al senso del libro . Tutto sommato rimane un classico apprezzato , e da leggere assolutamente . Il finale merita molto ! Ne vale la pena!
Marta (17/05/2022) - Voto: 5/5
Sconsiglio questa edizione per chi ha problemi di vista, anche chi non ha problemi fa fatica a leggere perché il carattere è davvero piccolissimo: meglio la versione ebook se prediligete questa edizione. Invece lo consiglio per la traduzione e anche per la prefazione davvero ben fatta che spiega nel dettaglio il romanzo, da come è nato fino alla scelta dei luoghi e i fatti di cronaca a cui Dumas si è ispirato per scrivere la storia. Inoltre ci sono varie curiosità sulla vita di Dumas, in particolare i suoi viaggi. Il Conte di Montecristo è il tipico romanzo a puntate in grado di far ricredere anche i lettori più scettici e spaventati di fronte ai mattonazzi classici. I feuilleton infatti erano destinati ad un pubblico vasto e non particolarmente colto quindi era fondamentale che fossero caratterizzati da una narrazione ricca di personaggi e vicende intricate così come da un linguaggio semplice. Questo romanzo piace a chiunque perché è troppo, troppo - è troppo un altro troppo?! – avvincente, tanto che una volta terminato ci si sente come se si avesse perso un grande amico, è il tipico libro che non si vorrebbe terminare troppo velocemente e quando finisce non si sa più cosa leggere.
Eleonora (25/04/2022) - Voto: 5/5
Decisamente il libro più bello che io abbia mai letto! Ero spaventata dalla lunghezza ed invece, una volta iniziato scorre via che è una meraviglia, Letteralmente ti rapisce... Anche le innumerevoli descrizioni così minuziose e dettagliate, spalancano le porte di quel mondo sembra proprio di stare lì dentro insieme ai personaggi. Appena finito di leggere ti senti smarrito e verrebbe voglia di rileggerlo da capo. Assolutamente consigliato, una volta nella vita, questo è un libro che va letto.
Anto (25/04/2022) - Voto: 5/5
È il 28 febbraio 1815 quando il Pharaon avanza lentamente per entrare nel porto di Marsiglia, suscitando l'inquietudine del buon armatore, Monsieur Morrel. A condurre le manovre per l'approdo, un giovane marinaio, fiducioso nel futuro e nell'amore per la bella catalana, Mercedes, che lo attende da mesi. Si tratta di Edmond Dantes, protagonista assoluto del romanzo più famoso di Alexandre Dumas padre. Il rientro a Marsiglia è solo l'inizio di una rocambolesca avventura che si protrae per molti anni e che porterà alla luce le bassezze umane e la viltà di parecchi personaggi di questa storia lunga 1066 pagine. Nonostante la mole, è un romanzo che riesce a tenere desta sempre l'attenzione del lettore, che rimane avvinto dalla fantasia dell'autore in primis, ma anche dall'estrema abilità con cui ogni personaggio è descritto, in ogni sua peculiarità caratteriale, dall'atmosfera ottocentesca, dall'aristocrazia e dalle sue frivolezze. Il tema fondamentale, su cui tutto ruota, è la vendetta che, come si suol dire, va servita fredda ed Edmond riesce benissimo in questo. Dopo tanto dolore, provocatogli da altri e senza che lui avesse fatto mai del male ad alcuno, Edmond sente dentro al cuore un enorme bisogno di riscatto e così, a seguito di una visione distorta della spiritualità e della volontà divina, si erge a braccio destro di Dio e colpisce pesantemente chi ha permesso al suo cuore di diventare pietra. In questo romanzo i personaggi sono classificati nettamente tra buoni e cattivi, ma non si tiene alcun conto delle possibili sfumature. E così non c'è tregua neppure per Monsieur de Villefort, l'unico che ha suscitato in me un forte senso di pietà! In conclusione, si tratta di un romanzo che ogni lettore dovrebbe tenere, almeno una volta nella vita, tra le sue mani!