Una donna

PaBi (11/10/2023) - Voto: 5/5
La condizione della donna all’inizio del secolo scorso, sottomessa per legge e per cultura al proprio compagno, descritto attraverso il lavoro di cesello della penna elegante e arguta dell’autrice che, attraverso un racconto serrato e a tratti drammatico, privo di dialoghi ad interromperne il filo dei pensieri, narra le sue profonde e sofferte riflessioni. Nasce così un capolavoro senza tempo che ognuno di noi dovrebbe leggere per comprendere, se mai ce ne fosse bisogno, quanto sia sbagliato un rapporto fatto di violenta prevaricazione, quanto sia difficile sfuggirne e quanto ancora oggi troppo spesso a pagare il prezzo più alto siano le donne
Egome (24/10/2022) - Voto: 4/5
Un classico, manifesto del femminismo italiano. La protagonista viene raccontata nel suo percorso di crescita - da bambina a moglie e madre - in piena seconda rivoluzione industriale e sociale, in un mondo segnatamente maschilista, con le donne unicamente destinate al possesso dell’uomo e alla procreazione, nell’ambito di famiglie ‘perbene’, all’interno profondamente infelici e conflittuali, ma esteriormente, in pubblico, ‘ipocritamente perfette’, come l’etica e la morale del tempo comandava. Stuprata da giovanetta da quello che poi diventerà marito, padre e padrone, lei tenterà inizialmente in tutti i modi e comunque di accettarlo e amarlo, sostenuta e gratificata anche dal suo impegno letterario in riviste per quel tempo rivoluzionarie, finalizzate alla emancipazione della donna. La nascita dell’ adorato figlio maschio, dopo un primo aborto, sarà per lei un nuovo stimolo per cercare a tutti i costi di tenere insieme la famiglia, sopportando l’infedeltà e la violenza del marito. Alla fine, disperata e tristemente sola, poco o punto sostenuta dal padre e dai fratelli, cercherà di cancellare ed espellere definitivamente dalla sua vita quell’uomo egoista e cattivo, sacrificando il suo amore ricambiato ed appagante di madre per essere la donna libera che è dentro di lei: una libertà da conquistare a qualunque prezzo e con sacrifici inimmaginabili, per il costo affettivo e sociale pagato. Intense, coinvolgenti e profondamente commoventi le ultime pagine del racconto, dove emerge la sofferenza autentica, autobiografica della autrice.
Pablo (21/07/2022) - Voto: 3/5
Libro che considero importante per molteplici aspetti ma alquanto noioso. Utile per capire, sconsigliato se si cerca il piacere della lettura.
lauraz (23/06/2022) - Voto: 5/5
Storia dell’anima di una persona in cui l’essere madre e l’essere donna non coincidono. Aleramo riflette sul ruolo della donna nella società del suo tempo, a partire dalle sue esperienze di vita. Lei riesce a toccare il punto più buio del suo essere e attraverso la lettura e la scrittura riesce a rialzarsi, fino a prendere una decisione che le cambierà la vita.
Anto (31/01/2022) - Voto: 4/5
Come ben affermato nella prefazione di Maria Corti, questo romanzo presenta ben tre chiavi di lettura: è un romanzo autobiografico, sociale e femminista. L'autrice ripercorre in queste pagine buona parte della propria vita, dall'infanzia all'età adulta. Ma è un percorso doloroso, una descrizione intimistica di una lunga oppressione fisica e psicologica, che ci mostra una donna perennemente prigioniera della famiglia e degli schemi sociali. Si tratta di un tempo lontano, di una società patriarcale, di una cittadina della provincia meridionale in cui tutto è osservato dall'occhio critico dei benpensanti e dove bisogna mettere da parte la spontaneità ed evitare di incorrere nelle malelingue. Tutti gli attori di questa vicenda, tranne pochi, sono fondamentalmente degli inetti per niente empatici e l'autrice è la sola a prendere coscienza che non si può solo sopravvivere, ma che è necessario vivere per spezzare una catena che lega ogni generazione a quella successiva. Solo sentendosi liberi è possibile insegnare qualcosa a chi adulto ancora non è. Tra tutti i protagonisti, la figura che più mi ha colpita è quella del dottore, unico uomo che assume all'occorrenza il ruolo di amico, consolatore e professionista, che con mano ferma riporta alla vita. Pagine dolorose, scritte in un linguaggio desueto, che, a volte racconta e, a volte, tende a velare immagini cruente. Una lettura necessaria e, purtroppo, ancora attuale.