La metà di niente

Laura (14/11/2016) - Voto: 4/5
Ho riletto questo romanzo dopo vent'anni dalla sua uscita. E forse gli anni in più e l'esperienza me ne hanno fatto cogliere maggiormente l'essenza, al punto da trovare la storia di Rose emblematica. Rose è una donna dedita alla famiglia, al marito, ai figli. Tutto viene sempre prima di lei, delle sue esigenze, dei suoi bisogni, dei suoi sogni. Ma dopo vent'anni di matrimonio e di cura viene messa da parte senza nemmeno una spiegazione. Il romanzo ripercorre in parallelo la storia tra Rose e il marito Ben; alternando i flashback, con lo sgomento dell'abbandono, la fatica di dover tirare avanti, la scoperta di chi era veramente l'uomo a cui si è dedicata per tanti anni. Da questi cocci nasce però la Rose che può finalmente decidere di se stessa, che può scegliere senza dover dipendere dal consenso di qualcun altro. Aggrappata all'espressione preferita della madre: "Ogni giorno ha la sua pena. Quanto basta per arrivare a sera" (motto che mi era rimasto impresso già dalla prima lettura di tanti anni fa e che trovo azzeccatissimo), Rose combatte per riconquistare dignità ed emergere come persona. La sua forza nel rimettere insieme i pezzi della sua vita mi ha ricordato l'arte giapponese del Kintsugi, perché un vaso rotto può divenire ancora più bello di quanto già non fosse in origine. Rincuorante
Stefania (24/08/2011) - Voto: 5/5
mi e piaciuto moltissimo, mi sono immedesimata in Rose e l'ho letto tutto d'un fiato.
simonetta (17/02/2010) - Voto: 4/5
Un libro sulla rivincita delle donne, di tutte quelle - come me e come tante - che sono state disilluse dall'amore per un uomo che non ci ha meritate ed al quale abbiamo dedicato un "vita". La prosa è scorrevole, le situazioni realistiche e connotate da un umorismo che non tutte le donne italiane potrebbero condividere... Ma questa Rose ci affascina, ci fa sentire più forti e più consapevoli delle nostre capacità di reazione a situazioni drammatiche. Pur non essendo un capolavoro letterario, un libro che consiglio a tutte le donne che stanno affrontando situazioni difficili... vi farà un gran bene !
Valentina (11/01/2010) - Voto: 1/5
la storia è triste ma banale, la scrittura lascia a desiderare. unico spunto, forse, ma forse, il monito a non adagiarsi, a non dare nulla per scontato, a guardare sempre al di là delle immediate apparenze e delle abitudini. infinitamente meglio 'se stasera siamo qui': più poetico, più originale, più profondo.
LAURA (02/09/2009) - Voto: 4/5
“Ogni giorno ha la sua pena, basta riuscire ad arrivare fino a sera” Il romanzo è molto coinvolgente soprattutto grazie al modo di scrivere dell'autrice e, soprattutto di saper raccontare i fatti e le situazioni in modo quasi fotografico. Sembra di essere li e seguire la scena dal vivo. Da non perdere!!!