L' invenzione dell'amore

ANDRICCI (23/08/2023) - Voto: 5/5
E’ un libro difficile da etichettare in quanto se si dovesse riassumere la trama con poche parole passerebbe per essere una storia drammatica, che parla di una persona depressa che ha perso la propria strada e che fatica a ritrovare la serenità interiore, ma leggendo il libro non si può far altro che sorridere perché il protagonista si infila in un ginepraio senza via d’uscita, facendo tutto sa solo, dettato (forse) da un disperato tentativo di cambiare la propria vita infilandosi in una vita di un’altra persona, ma alla fine questa scelta lo salverà, ritrovando un nuovo equilibrio interiore. Grazie all’abilità dello scrittore la storia viene raccontata in un modo ironico, dando al libro un senso di leggerezza; il libro è stato divorato in pochi giorni, dispiacendosi solo quando si scopre di essere arrivati all’ultima pagina. Bello il finale.
mary 61 (15/05/2020) - Voto: 5/5
Samuel non "usa la parola amore, non legge romanzi d'amore", tuttavia inventa una storia d'amore in cui inganno e disinganno corrono sullo stesso binario. C'è sempre più di una verità nella stessa persona e ognuna di essa è lo specchio dell'immaginazione, dei giudizi e dei ricordi che ne hanno gli altri e che contribuiscono alla rappresentazione della trama della propria vita, "non sappiamo chi ci mente, chi si mente, viviamo con fantasie che costruiamo per spiegare l'altro e per creare una relazione - cosa importa se non é vera?- che ci tranquillizzi e ci dia ciò che desideriamo". Nell'inventare l'amata Samuel inventa anche se stesso e attraverso una ricostruzione del sé avviene una metamorfosi che lo porta ad imparare cosa significa amare l’altro.
Ross (09/01/2020) - Voto: 4/5
Questo libro mi è piaciuto molto, fin dalle prime pagine ho trovato affascinante la trama, basata su un equivoco apparentemente inspiegabile. Ho proseguito piacevolmente la lettura aspettandomi, forse, qualche colpo di scena che in realtà non c'è stato. E' un romanzo fatto sostanzialmente di dialoghi in bilico tra verità e menzogna, e per questo mi ha ricordato i film di Rohmer. Si parla di quotidianità, di rapporti interpersonali, di amicizia e d'amore e il finale è aperto. Sarebbe interessante una trasposizione cinematografica.
Carol (21/10/2019) - Voto: 3/5
A me non ha convinto molto: originale l'espediente del racconto e tutto il castello di bugie che il protagonista costruisce per rimanere fedele al ruolo di impostore che si è dato, spinto dalla noia del quotidiano. In realtà, al contrario di quanto detto nella descrizione del libro, riesce a mantenere perfettamente il controllo della situazione e a riprendersi rocambolescamente quando rischia di tradirsi, complici anche degli interlocutori piuttosto creduloni e stupidi. Poi però tutto si riduce alle solite banalità sulla vita, il lavoro, le relazioni quotidiane, con il protagonista così apatico da risultare avvilente se non fastidioso. E' ben scritto, ma ma manca di guizzi e di capacità di suscitare empatia.
D.t. (17/09/2019) - Voto: 4/5
José Ovejero con questo romanzo è stata una bella scoperta. Bella la trama, originale e avvolgente sin da subito, belli i dialoghi, mai banali e pieni di spunti di riflessione. Insomma, il classico romanzo che, una volta finito, ti rimane in teste per un bel po' e che ti porta a chiedere "E dopo? Come va a finire?".