Hanno ucciso «Charlie Hebdo». Il terrorismo e la resa dell'Occidente: la libertà di espressione è finita

Sandro G 74 (20/10/2020) - Voto: 2/5
L'orrore, ciò che è accaduto e continua ad accadere sotto gli occhi di tutti, in diverse città europee, non può che suscitare raccapriccio e rabbia, a prescindere dalle idee politiche e religiose di ognuno di noi. Indubbiamente esistono anche terribili cause storiche (con orrende connivenze del potere economico occidentale) che negli anni hanno scatenato la furia demoniaca e distruttiva degli islamici radicalizzati, veri e propri ossimori infernali viventi, ragazzi che vivono in Europa come noi occidentali, con gli usi e costumi tipici del nostro modo di vivere, che poi ammazzano barbaramente cittadini inermi. La redazione di Charlie Hebdo ha spesso usato un tipo di satira nei confronti delle religioni monoteiste (non solo islam) di cattivo gusto, sicuramente il diritto alla libertà di espressione è sacrosanto, almeno nelle nostre finte democrazie, ma esiste un limite da non oltrepassare, per non offendere i credenti, ebrei, musulmani e cristiani? Anche se non sono una persona religiosa, almeno nel senso comune del termine, mi ha dato molto fastidio guardare una vignetta in cui Cristo sodomizza Dio Padre, e che a sua volta viene sodomizzato dallo Spirito Santo, simbolizzato dal classico triangolo con l'occhio onniveggente al centro. Questa per me è libertà di offendere e provocare, sommo dispiacere per i morti ammazzati, ma la libertà è sinonimo di rispetto per tutti gli esseri umani, in particolare per anche che la pensano diversamente da te. Meotti come sempre strumentalizza per infuocare gli animi, di certo la suddetta vignetta su Gesù, non sarà piaciuta neanche a lui, ma questo non può dirlo...