La teologia del cinghiale

Delia (18/12/2020) - Voto: 4/5
Bellissimo. Raccontare la Sardegna e la sardità non è facile, Nemus riesce ad esaltare le tradizioni senza elevare a divinità la "balentia" e ridendo bonariamente dell'indipendentismo. I personaggi tutti ben delineati anche nelle sfumature.
Marina (04/11/2020) - Voto: 5/5
'La verità è sempre eretica e potenzialmente rivoluzionaria'. Questo è un libro che vale assolutamente la pena di leggere. E' appunto un libro eretico e potenzialmente rivoluzionario come eretiche e potenzialmente rivoluzionarie sono le voci dei protagonisti Mattia e Gesuino, due bambini sardi 'di quelli che non piangono mai', e dei vari personaggi che gravitano attorno a queste due figure, personaggi intrisi di un'umanità rurale ma allo stesso tempo universale. E' la Sardegna però la vera Voce narrante, Madre benevola ma allo stesso tempo matrigna che dà e toglie, come le onde del mare o i soffi del Maestrale. 'La teologia del Cinghiale' e tutto questo ed ancor di più, è un dolcissimo inno all'infanzia, all'amicizia e alla potenza dei legami. Gesuino Nemus (eteronimo di Mattia Locci, classe 1958) ha creato una favola nera, una 'favolaccia' talmente intensa e delicata da rendere a parere mio questo romanzo uno dei migliori romanzi italiani scritti negli ultimi anni. Da leggere assolutamente.
lea (15/05/2020) - Voto: 3/5
"La teologia del cinghiale", esordio di Nemus, potrebbe essere racchiuso tutto qui. Non è solo la storia dell'amicizia tra due esseri diversi, particolari, ma anche una storia di sotterfugi e di segreti taciuti per troppo tempo. Da un lato Matteo, bambino molto intelligente e figlio di un latitante, dall'altro lato Gesuino Nemus, autore e protagonista, è molto silenzioso e problematico. Ciò che colpisce di questo romanzo è la tecnica, lo stile, la trama particolarmente originale che non abbandona il lettore fino alle ultime pagine. Una vicenda in cui gli omicidi hanno luogo in una Sardegna divisa tra modernità e tradizione che avvolge il lettore nei suoi sapori, nella sua magia e lo conduce attraverso una terra che stupisce e arde più che mai.
Deijijv (12/05/2020) - Voto: 5/5
Diciamo le cose come stanno: l'autore è un genio. E si fa fatica a star dietro a un genio. Ma se ci si riesce, o anche solo se si prova, se ne ottiene in cambio una lettura magnifica. Libro originale nello stile e nella trama, da leggere!
Marco P. (03/05/2020) - Voto: 4/5
Libro a due velocità. Do tre stelle alla prima parte e cinque alle ultime 100 pagine circa. Molti personaggi dai nomi difficili e complicati da seguire. Anche la storia all'inizio richiede impegno e ho quasi imparato il sardo. Però ho adorato la parte scritta usando la seconda persona plurale (il voi per capirsi) e il finale. Potrete amarlo o adiarlo, ma sicuramente non sarà una lettura scontata, di quelle che appena chiuso il libro già ve ne siete dimenticati (il voi!). Nel complesso lo consiglio, perché è un'esperienza da fare in un mondo di cloni.