Come tessere di un domino

Roberto Buono (09/07/2021) - Voto: 5/5
roprio come nel gioco del domino, in cui da bambini si avvicinano parti di tessere combacianti (nonostante la loro diversità), questo romanzo è una celebrazione dell’unità e dell’’identità. 🧩 Due sono le storie che il romanzo presenta al lettore, apparentemente con un unico punto in comune: entrambe, infatti, sono ambientate in Lettonia. 🧩 In realtà, però, esse confluiranno in un unico racconto mostrando numerose analogie tra di loro: nei capitoli pari il protagonista è un ragazzino, il cui nome resta sconosciuto al lettore, spettatore della Seconda Guerra Mondiale nel freddo paese baltico. I capitoli pari, invece, narrano la storia di Waltraute Von Brüggen, ricca baronessa residente in una Livonia del Diciottesimo secolo. 🧩 Come già anticipato, perno centrale delle due storie è il tema dell’identità: nella prima storia, infatti, il ragazzino scopre in adolescenza di avere un fratellastro (da parte di madre), il cui padre è giapponese! Il protagonista ben racconta lo shock ed il significato dell’essere “diverso” in una Lettonia del 1940. 🧩 Waltraute, invece, perde il marito in battaglia e scopre, però, che la parte inferiore del suo tronco è stata cucita, da un noto chirurgo, alla parte superiore del busto di un altro uomo (tale Bartolomeo Ulste - che scopriremo avere qualcosa in comune con il ragazzino protagonista dei capitoli pari). 🧩 La vera protagonista del romanzo, però, è la Lettonia: attraverso la narrazione perviene al lettore la vera identità di questo bellissimo paese, negli anni invaso da una moltitudine di culture (polacche, svedesi, russe e tedesche), fino a quando, nel 1991, giunge alla sua sofferta indipendenza.
Marina (11/05/2020) - Voto: 4/5
Questo piccolo gioiello è considerato uno dei classici della letteratura balcanica ed a ragione. Due storie si intrecciano, una ambientata alla fine del 1700 ed un'altra che incontra i principali eventi del XX secolo in una Lettonia che deve combattere non solo la guerra ma anche le sue difficili contaminazioni culturali. Un romanzo costruito magistralmente, un romanzo d'amore, di perdita e di desiderio, una splendida allegoria attorno al significato di identità.
claudia (10/03/2019) - Voto: 4/5
Sono rimasta contenta di scegliere questo libro “al buio” come ormai faccio abitualmente quando si tratta di un libro edito Iperborea. La trama è un intreccio di due storie diverse, una incentrata sulla vita di una famiglia lettone durante la Seconda Guerra (e anche oltre) e l’altra è la storia di una baronessa vissuta alla fine dell Settecento-inizio Ottocento. Entrambe le storie sono molto interessanti, talvolta mi è sembrato però che l’autore si soffermasse poco su certi avvenimenti storici: forse un approfondimento sarebbe stato gradito. È un libro che consiglierei sia per l’ulteriore punto di vista sulla guerra in un altro paese europeo, sia per la punta di realismo magico. Come bonus alcuni personaggi storici sono sviluppati anche bene e credo, sconosciuti al largo pubblico.