Fuga dal campo 14

Ottiale86 (31/10/2023) - Voto: 5/5
La storia di questo ragazzo, nato e cresciuto in questi campi per prigionieri politici in Corea del Nord è agghiacciante, cruda, sconvolgente. Sembra quasi di leggere di un futuro distopico. Da leggere, per comprendere cosa succede in certe parti del mondo poco conosciute.
F7 (25/03/2022) - Voto: 5/5
Racconto autobiografico di un uomo nato in un campo di concentramento nordcoreano. Vivamente consigliato.
Stefania (06/07/2021) - Voto: 5/5
Il libro è molto bello, breve ma appassionante. Su internet ci sono opinioni contrastanti in merito alla veridicità di questa storia, io non so proprio quale sia la verità, ma ne consiglio comunque la lettura.
Flaminia (07/12/2020) - Voto: 5/5
E' il libro che finalmente mi ha fatto ricominciare a leggere dopo quattro anni in cui non riuscivo a trovare il libro giusto. Un libro crudo, agghiacciante che apre uno spaccato di vita su un paese di cui non sappiamo nulla o quasi. E' incredibile scoprire come, nel XXI secolo esistano ancora campi di reclusione. Lettura scorrevole che consiglio.
Federica (15/05/2020) - Voto: 3/5
Il libro è il racconto della vita di un uomo nato e cresciuto in un campo di prigionia per dissidenti politici in Corea del Nord, poi miracolosamente fuggito nei primi anni duemila. Il contenuto è estremamente interessante: si termina la lettura informati sulla vita che si conduce in questi campi e su come vengono gestiti (impedendo alla radice ogni legame umano tra le persone), nonché sulle enormi difficoltà che quest'uomo, che del mondo ignorava tutto, ha affrontato una volta fuori per riuscire a vivere normalmente. Il linguaggio tuttavia non è avvincente, non ci si immedesima nel protagonista e regna una certa freddezza, ben rappresentata dalla copertina.