Il libro dei Baltimore

Francesca (23/09/2018) - Voto: 3/5
Dopo aver letto La verità sul caso Harry Quebert devo dire di essere rimasta un po' delusa da questo libro. Non è stato all'altezza Delle aspettative e l'ho trovato leggermente fuori fuoco. Fino alla fine non si capisce cosa voglia essere e dove voglia arrivare a parare. Senza contare che l'autore, per quanto mi piaccia, tenda ad essere molto ripetitivo e prolisso in alcuni punti. Tuttavia, penso sia un libro interessante da affrontare.
Elena (23/09/2018) - Voto: 5/5
Avevo grandi aspettative su questo libro e Joel Dicker non mi ha deluso. Definirlo il seguito di Harry Quebert a mio parere è una forzatura. Marcus racconta la storia della sua famiglia, i Goldman, in particolare dei suoi cugini. All'inizio hai l'impressione che proceda con lentezza, che perda tempo a descrivere avvenimenti di scarsa importanza. In realtà l'autore sa esattamente dove vuole portarti, fino ad arrivare a scoprire che cosa è successo ai Goldamn di Baltimore. Nel libro si alternano più piani temporali, che all'inizio risultano un po' destabilizzanti , ma Dicker è bravissimo a tenere in mano tutti i fili fino al gran finale. Uno scrittore bravissimo che riesce a farti leggere 700 pagine in pochissimi giorni, pur di arrivare all'ultima pagina.
Alex (21/09/2018) - Voto: 5/5
Adoro questo autore, amo il suo stile semplice e coinciso sembra di vedere un film anziché leggere un romanzo. Consigliato, si legge in un niente, la mole del testo non deve trarre in inganno.
Michela (20/09/2018) - Voto: 4/5
Il romanzo, come gli altri scritti da Dicker, nonostante il gran numero di pagine, è davvero scorrevole e capace di trasportare il lettore fino alla fine. La trama risulta coinvolgente, anche grazie all'uso di svariati salti temporali, che consentono di svelare misteri del passato e che di mettere sotto una nuova luce quelli del presente, senza però mai perdere il filo della storia. Ho apprezzato il romanzo ancora di più di "La verità sul caso Harry Quebert", considerato generalmente l'opera migliore del giovane scrittore. Una nota negativa, a mio parere, è lo stile: alcuni dialoghi o comportamenti risultano infantili ed assurdi, caratteristica che, per quanto mi riguarda, ho riscontrato anche negli altri romanzi dello stesso autore.
Gianpiero (19/09/2018) - Voto: 5/5
"Perché scrivo? Perché i libri sono più forti della vita. Sono la più bella delle rivincite. Sono i testimoni dell'inviolabile muraglia della nostra mente, dell'inespugnabile ricchezza della nostra memoria". Dicker è la mia ossessione. Ogni volta che leggo un suo libro non riesco a staccarmici, perché le sue storie sono sempre originali, ma soprattutto terribilmente vere. "Il libro dei Baltimore" vede una nuova volta protagonista lo scrittore di successo Marcus Goldman, che questa volta, però, decide di mettere nero su bianco la sua vita privata e, in paricolar modo, la sua amicizia con i cugini di Baltimore prima della Tragedia che li ha colpiti. Anche in questo caso Dicker conquista i suoi lettori, con una narrazione semplice, ma piena di colpi di scena. Questo autore mi fa venire una voglia incredibile di prendere un foglio e mettermi a scrivere, perché bisogna sempre ricordare quello che é stato e perdonarsi per quello che non é stato.