A.L. (07/05/2024) - Voto: 5/5

Credo che si tratti di un romanzo innanzitutto d'amore, e sul rapporto tra eros e morte. Le cose che contano sono sempre quelle che abbiamo perso, non si può amare che in ritardo.

Roberta (01/05/2024) - Voto: 5/5

Come già nei libri precedenti di Cela, non c'è un protagonista, ma un coro di narratori, tutti ammalati, tutti in cura in un ospedale per le malattie respiratorie. Un romanzo meno noto di Cela, ma bellissimo.

Namaste (29/04/2024) - Voto: 5/5

Ci sono in questo padiglione di un sanatorio per malati di tisi una decina di personaggi che ricorda la vita in salute, i tempi d'oro in cui respirare non era un problema, l'amore che, per chi soffre, non è sempre garantito. Un libro che, dopo il covid, è ancora più forte. Non a caso il Nobel, grande romanzo.